24/01/2014

CANALE MARTINIANA E ROTATORIA CANALETTO, IL DIBATTITO

La delibera approvata dal Consiglio con il voto a favore di Pd, Sel, Etica e Legalità, Msa, Udc, Lega nord, FdI, FI-Pdl, Nuovo centro destra; non voto di Modena futura

Solo pochi e comprensibili i riferimenti dei consiglieri alla situazione attuale durante la discussione della delibera relativa anche ai lavori di messa in sicurezza idraulica del canale Diversivo Martiniana, approvata dal Consiglio comunale giovedì 23 gennaio (a favore Pd, Sel, Etica e Legalità, Msa, Udc, Lega nord, FdI, FI-Pdl e Nuovo Centro Destra; si è avvalsa del non voto Modena futura). La discussione consiliare sull’alluvione che ha colpito il territorio modenese è infatti programmata per la seduta del 30 gennaio quando saranno iscritte all’ordine del giorno tutte le interrogazioni urgenti a riguardo.

Gli interventi previsti dalla delibera in discussione sono “importanti” per Eugenia Rossi di Etica e Legalità, che ha anche chiesto di “sollecitare enti preposti, Provincia di Modena e Regione Emilia-Romagna al controllo degli argini partendo dalla verifica delle briglie in montagna, che sono in uno stato pietoso. La rotatoria – ha aggiunto - incide positivamente sul problema della viabilità, anche se Soliera continua ad aver bisogno di un attraversamento del Secchia”.

A favore degli interventi, “anche se la rotatoria all’altezza del ponte dell’Uccellino avrà un forte impatto ambientale”, anche Sandra Poppi di Modenasaluteambiente.it che ha sottolineato la pericolosità di quel tratto di via Canaletto. La consigliera ha quindi raccomandato che “le necessarie opere di sistemazione idraulica siano realizzate rispettando struttura, ambiente idrico ed ecosistemi del torrente Grizzaga, osservazioni che ha fatto la stessa Arpa”.

Per il Pd, è intervenuto William Garagnani: “Questo è il momento della sofferenza, non solo perché occorre tempo per raccogliere dati ma anche perché questa è la fase in cui si dà sostegno, ma credo sia importante parlare dello scolmatore di Martiniana per dare un messaggio preciso, che questa città non ha dimenticato le emergenze. L’opera avviata anni fa è fondamentale per mettere in sicurezza la parte sud della città”.

Il capogruppo di FI-Pdl Adolfo Morandi ha auspicato che “il canale possa contenere tutte le acque che vengono da monte e che venga anche calcolato un margine di sicurezza, ma arriviamo tardi e l’intervento doveva essere fatto molto tempo fa”, ha aggiunto precisando: “Il verificarsi di situazioni come quella che stiamo vivendo dipende anche dalla capacità d’intervenire di chi governa il territorio. La rotatoria – ha continuato - è altrettanto utile, ma non sufficiente. Per risolvere il problema del traffico verso Albereto e Soliera andava messo a cantiere il ponte; quindi sollecito uno studio per verificarne l’opportunità”.

Per Sergio Celloni di Mpc “si è persa la cultura della conservazione del territorio, mentre sarebbe importante fare un’azione preventiva a partire dalla manutenzione e dalla cura dei boschi”. Il consigliere ha parlato di “una situazione devastante su tutti gli argini, dal Secchia al Panaro, dovuta all’incuria. Inoltre – ha continuato - bisognerebbe ricostruire anche la piccola rete idrica di canali che esisteva una volta e serviva, oltre che, a delimitare le proprietà, a far defluire le acque”.

In conclusione di dibattito, l’assessore alla Programmazione e gestione del territorio Gabriele Giacobazzi, raccogliendo le sollecitazioni a maggiori controlli ai fini della sicurezza idrica, ha ricordato come esista una ripartizione delle competenze e come la scomparsa delle province assegnerà probabilmente nuovi compiti al Comune. Infine, l’assessore ha sottolineato che “la rotatoria su via Canaletto costerà 1 milione e 400 mila euro e si può realizzare anche prima del ponte che ha costi completamente diversi e attualmente non alla portata della Provincia”.

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