23/01/2014

ERT / 3 – MODENA DICE SÌ ALL’INGRESSO DI BOLOGNA

Approvata la delibera (a favore Pd e Sel, contro Udc, FI-Pdl, Ncd, FdI, Mf, non voto per El, Msa e per William Garagnani del Pd). Respinto l’odg presentato da Udc e FdI

Il Consiglio comunale di Modena, nella seduta odierna di giovedì 23 febbraio, ha approvato la delibera con cui il Comune di Modena si esprime a favore dell’ingresso del Comune di Bologna in Ert. Hanno votato a favore Pd e Sel, contro Udc, FI-Pdl, Nuovo Centro destra, Fratelli d’Italia, Modena futura, non voto per Etica e legalità, Modenasaluteambiente.it e per il consigliere William Garagnani del Pd.

E’ stato invece respinto (a favore FdI, FI-Pdl, Udc, Msa, El, Ncd e Mf, contro Pd e Sel, astenuto Michele Andreana e non voto per Garagnani del Pd) l’ordine del giorno presentato in corso di seduta da Gian Carlo Pellacani dell’Udc e Michele Barcaiuolo di Fratelli d’Italia che chiedeva al Consiglio di sospendere l’approvazione della delibera nell’attesa che venisse fornita una “due diligence fatta eseguire da ERT e affidata a un soggetto neutro di rilievo nazionale, non interessato ne collegato a nessuna delle parti o, in alternativa, una fideiussione bancaria a favore di Ert fino a 5 milioni di euro”. Le motivazioni dell’istanza erano già state spiegate prima della presentazione della delibera nell’ambito di una richiesta di sospensiva avanzata da Michele Barcaiuolo e respinta dal Consiglio. Intervenendo a favore della sospensiva Gian Carlo Pellacani aveva sostenuto che  “l’operazione, contrariamente a quanto affermato, è onerosa in quanto Ert è chiamata ad acquisire il ramo d’azienda della Cooperativa Nuova Scena che gestisce il teatro Arena del Sole”. Pellacani ha criticato le modalità scelte per l’acquisizione e ha parlato di “numerose incongruenze nei documenti forniti ai consiglieri, da cui per altro risulta il mancato ammortamento dei costi pluriennali, ma l’anomalia più clamorosa – ha continuato – riguarda la sovrastima della valutazione per più di 5 milioni di euro (ripartiti tra Comune di Bologna, Legacoop Bologna, Regione Emilia Romagna, enti privati e Ert con il ricorso al credito per 500 mila euro). Contro la richiesta era invece intervenuto il capogruppo del Pd Paolo Trande che ha portato come dirimente il parere del Collegio dei revisori dei conti che hanno dato parere positivo all’operazione proprio perché: “Il Comune di Bologna e la Regione hanno dato assicurazioni che l’operazione non comporterà oneri né per il subentro né per la gestione delle attività, essendosi resi disponibili ad assumere tutti gli oneri”.

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