29/10/2014

PATTO / 3 – SICUREZZA, LEGALITÀ E WELFARE INNOVATIVO

Osservatorio sugli appalti, lotta alla contraffazione e polizia di prossimità le leve con cui agire. Coesione sociale: attenzione ai nuovi bisogni e alle nuove povertà

Innalzare le difese contro la penetrazione mafiosa e criminale ed educare alla legalità mettendo anche in atto tutte le azioni che possono garantire trasparenza nella vita economica. Sono i fronti su cui intende muoversi in materia di sicurezza e legalità il “Patto per la crescita intelligente, sostenibile e inclusiva della città di Modena e del suo territorio”.

Per quanto riguarda gli strumenti, il Patto indica le white list contro le infiltrazioni mafiose, con l’attenzione però a garantire continuità dei lavori e tutela dell’occupazione; l’Osservatorio provinciale sugli appalti in materia di lotta alla corruzione; la sperimentazione di una sala operativa unica da avviare assieme a Prefettura e Forze dell’Ordine nell’ambito del Patto per Modena sicura. E ancora, il ruolo della Polizia municipale come polizia di prossimità promuovendo anche forme di partecipazione dei cittadini volontari; la lotta alla contraffazione agroalimentare, al lavoro nero e al caporalato; il contrasto e recupero dell’evasione fiscale in nome dell’equità; il sostegno alle vittime dei reati e il recupero dei luoghi di degrado.

Inoltre, per garantire coesione e giustizia sociale, tenendo conto che occorre razionalizzare l’offerta dei servizi e rispondere a nuovi bisogni e nuove forme di povertà creati dalla crisi economica, il Patto punta a innovare il welfare locale. Fermo restando l’assistenza, le leve dell’innovazione dovranno essere lo sviluppo della prevenzione e della domiciliarietà (puntando anche sugli strumenti del “cohousing”, dell’appartamento “protetto” e dei percorsi di accompagnamento e di uscita); servizi sempre più flessibili e differenziati disegnati sulla persona responsabilizzando sia l’offerta che l’utenza. In questo contesto, al pubblico spetta il ruolo di governare, programmare il sistema e fornire i servizi fondamentali e di alta specializzazione, coinvolgendo nella rete il volontariato, il terzo settore e le imprese profit e no profit. In tal senso, la riforma del terzo settore può rappresentare una straordinaria opportunità per Modena.

Per quanto infine riguarda le politiche della salute, si confermano gli obiettivi di appropriatezza, equità ed efficienza individuati dal Piano Attuativo Locale da perseguirsi attraverso i servizi territoriali, la messa in rete di medici e pediatri, la realizzazione della Case di Salute come modello di assistenza integrata, l’integrazione delle strutture ospedaliere di Baggiovara e Policlinico valorizzando vocazioni cliniche, concentrando le risorse e riducendo le sovrapposizioni.

Nel quadro della promozione del benessere, un’importanza strategica continua ad averla lo sport che si fonda su una rete di strutture e servizi in grado di offrire opportunità a cittadini di ogni età.  Perché lo sport di base resti fiore all’occhiello della città, si intende pertanto garantire la varietà dell’offerta e la valorizzazione di polisportive, associazioni, società ed enti di promozione, nonché investire sulla manutenzione degli impianti attraverso un nuovo piano regolatore dell’impiantistica sportiva.

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