29/10/2014

PATTO / 4 - COMPLETARE LE GRANDI INFRASTRUTTURE

Tra gli obiettivi l’aumento della quota di investimenti in ricerca e sviluppo delle imprese. Previsto il Piano energetico comunale. Un Psc senza espansioni

Il capitolo del Patto dedicato alla crescita intelligente, sostenibile e inclusiva, richiamando le priorità del programma Europa 2020, sottolinea il ruolo dell’Università e l’importanza della collaborazione con il sistema economico anche rispetto all’esigenza di aumentare la quota di investimenti in ricerca e sviluppo delle imprese.

Tra gli impegni, la qualificazione dell’offerta didattica delle scuole, i rafforzamento dei percorsi di formazione superiore, il contrasto alla dispersione scolastica. E l’auspicio che vengano esclusi dal Patto di stabilità gli investimenti in edilizia scolastica.

Sottolineata l’importanza del credito, il documento indica l’obiettivo di promuovere l’innovazione e le reti di impresa, mentre richiama il rilievo del settore agroalimentare e delle sue eccellenze, anche in prospettiva turistica.

Il Patto afferma che “le grandi infrastrutture devono essere completate per accrescere l’efficienza di sistema e l’intermodalità dei trasporti, tenendo conto che la logistica è un fattore essenziale di competitività. Non è necessario programmare nuove grandi opere, ma completare la rete: collegare lo scalo merci di Marzaglia con il sistema tangenziale, prolungare la complanare dell’Autosole fino a Modena sud e collegare la Nuova Estense, rendere efficienti gli accessi alla città da tutte le latitudini”, a partire da Carpi e Campogalliano, ma anche Mirandola, Castelfranco e le altre aree della provincia.

Per dare nuovo impulso al risparmio energetico e al ricorso alle fonti rinnovabili, il Comune intende elaborare il “piano energetico comunale”, mentre il sistema bancario conviene “sulla opportunità di mettere a disposizione delle famiglie e delle imprese linee di finanziamento a tassi agevolati per gli investimenti di risparmio energetico sulle fonti rinnovabili”.

Tra i temi del Patto anche sicurezza del territorio, tutela dell’ambiente e ciclo dei rifiuti (obiettivo 70 per cento di differenziata entro il 2020 e una riduzione del 20 per cento della produzione di rifiuti, mentre dal 2015 estensione del porta a porta a tariffazione trasparente e puntuale), così come la qualità urbana e il rinnovamento della filiera dell’abitare. Nel nuovo Psc non saranno previste espansioni oltre i confini del Piano in vigore “e saranno privilegiate la rigenerazione, la riqualificazione e la densificazione urbana, anche ricorrendo alla demolizione del patrimonio immobiliare obsoleto e privo di valore architettonico e artistico”.

Previsto anche il potenziamento dell’Agenzia casa e una revisione del regolamento di assegnazione delle aree Peep. “L’amministrazione – precisa il documento – presenterà alle imprese della filiera dell’abitare il quadro dettagliato delle aree e dei comparti della città meritevoli di interventi di recupero e valorizzazione, innanzitutto a fini residenziali, e in sede di confronto pubblico verranno stimate le convenienze, le priorità e gli interessi in campo, per poi individuare le soluzioni e i percorsi più efficienti ed efficaci”. Per le aree di maggiore valenza strategia, come quella della caserma Pisacane, si prevede di promuovere concorsi internazionali di idee.

Per le aree produttive sono previsti sconti sugli oneri urbanistici per agevolare insediamenti ed espansioni. Il Comune realizzerà un censimento degli immobili disponibili per l’avvio di nuove imprese, con agevolazioni e azioni di sostegno anche rispetto al credito.

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