03/11/2014

MODENA, I DOCUMENTARI RACCONTANO LA NOSTRA STORIA

Ritorna ViaEmiliaDocFest dal 6 al 9 novembre al Teatro dei Segni, con proiezioni, incontri con i registi, dibattiti su digitale e nuova legge. Venerdì c’è Tatti Sanguineti

Ci sono la Storia e la società contemporanea con le sue contraddizioni al centro della quinta edizione del ViaEmiliaDocFest, la rassegna di documentari nazionali e internazionali che si svolgerà da giovedì 6 a domenica 9 novembre al Teatro dei Segni di via San Giovanni Bosco 150 a Modena. Come in ogni edizione, al Festival modenese del cinema documentario è abbinato un concorso on line, per il quale la premiazione è in programma sabato 8 novembre alle 20.30.

La rassegna riserva, ancora una volta, grande attenzione ai progetti collettivi, come nel caso di “9X10 Novanta” che racconta l’Italia attraverso le immagini dell’Istituto Luce, memoria audiovisiva storica per eccellenza, e ha tra i registi anche Alice Rohrwacher, Palma d’Oro a Cannes 2014.

“I ponti di Sarajevo” è invece dedicato alla capitale bosniaca, luogo simbolico e tragico del Novecento, mentre il progetto modenese “È la mia vita in piazza Grande” ha visto al lavoro nove film maker che hanno riletto il cuore della città attraverso sguardi differenti e affrontando temi diversi.

“Il festival vuole mettere a confronto le produzioni indipendenti dell’Emilia Romagna con alcune anteprime importanti – spiega il direttore artistico Fabrizio Grosoli – facendo quindi riflettere sul modo di raccontare la storia attraverso le immagini”. “Proprio grazie alla sua capacità di raccontare la società, il documentario è entrato di diritto nei canali principali del cinema – sottolinea Anna Lisa Lamazzi, presidente di Arci Modena – e da parte nostra c’è soddisfazione per un progetto che vede lavorare in rete istituzioni e associazioni e che è cresciuto raggiungendo un buon riconoscimento a livello nazionale”. “Nel documentario – commenta Gianpietro Cavazza, assessore alla Cultura del Comune di Modena – il linguaggio delle immagini intrecciato con la musica e le parole, tocca corde emotive e cognitive sviluppando capacità di critica. Ma il documentario e il cinema sono anche formazione e lavoro, come si sottolinea nella nuova legge regionale”.

Durante la quattro giorni di ViaEmiliaDocFest, infatti, si discuterà della nuova legge sul cinema in Emilia Romagna oltre che dei cambiamenti nell’era digitale.

Tra i protagonisti del festival il critico e regista Tatti Sanguineti (a Modena venerdì 7 novembre), Marco Bonfanti, Pietro Marcello, Francesca Ragusa (con “Avec toi sans toi”), Valerio Gnesini (con “Varvilla”), Felice Farina (con “Patria”), Giovanni Cioni (con “Per Ulisse”) ed Ermanno Cavazzoni (con “Vacanze al mare”).

Domenica ci sarà spazio per i quattro corti finalisti del premio Maneki Neko Tatami Shot dell’Ozu Film Festival. ViaEmiliaDocFest è organizzato da Comune di Modena, Regione Emilia-Romagna, Arci Modena, Ucca, Pulsemdia, Kaleidoscope Factory in collaborazione con Università di Modena e Reggio Emilia (Dipartimento Studi Linguistici e culturali), ed è realizzato con il contributo della Fondazione Cassa di risparmio di Modena.

Il programma completo è on line (www.modenaviaemiliadocfest.it).

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