23/12/2014

“BONISSIMA” E FIORI PER RAINA KABAIVANSKA IN MUNICIPIO

La soprano è stata accolta a Palazzo Comunale dal sindaco Muzzarelli, dalla presidente del Consiglio Maletti, e da cittadini ed esponenti delle istituzioni e del mondo della cultura

È stata salutata con un grande applauso Raina Kabaivanska nella Sala del Consiglio di Palazzo Comunale in piazza Grande a Modena, dove è stata invitata dal sindaco Gian Carlo Muzzarelli e dalla presidente del Consiglio comunale Francesca Maletti. La città nella quale ha scelto di vivere in Italia, dove era arrivata dalla Bulgaria in cui è nata, le ha reso omaggio e l’ha festeggiata per il suo 80esimo compleanno e per la straordinaria carriera. Per lei, mazzi di fiori e una statuetta della “Bonissima”, uno dei simboli di Modena. Ad accoglierla, cittadini e autorità.

“Siamo orgogliosi – ha salutato Francesca Maletti - di accogliere, nella sede in cui sono rappresentati i cittadini modenesi e i valori della comunità, una grande donna modenese che si è affermata nel mondo per il dono di un talento meraviglioso, che ha saputo coltivare con tanto studio e lavoro assiduo”.

“Raina Kabaivanska, una delle più importanti e famose cantanti liriche – ha detto il sindaco di Modena Gian Carlo Muzzarelli – ci onora per avere scelto di vivere nella nostra città, portando il nome di Modena ad eccellere con lei nel mondo. La ringraziamo di aver scelto per vivere la nostra terra, dove si è fermata per amore, e anche per insegnare al Vecchi - Tonelli, con amore e passione, l'arte del bel canto a giovani talenti italiani e stranieri. E questi, crescendo, a loro volta portano in giro il nome di Modena, dicendo con orgoglio nelle interviste che hanno studiato qui. Oggi è tutta la città che la festeggia – ha proseguito il sindaco – una città con una grande tradizione culturale che intende rafforzare ed evidenziare sempre più, rendendo protagonisti i suoi tanti talenti e ritrovando l’orgoglio di tutto questo”.

“La ringrazio signor sindaco – ha detto Raina Kabaivanska – mi ha commosso, e quando accade reagisco con l’ironia; quindi le ricordo che, come insegnante di bel canto, sono una sua impiegata. E, come tanti che vengono da lei, chiedo qualcosa: sostegno del Comune per le belle cose che facciamo e per farle conoscere ancora meglio. Ma veramente Modena è la mia città: qui è nata mia figlia e le radici sono cresciute forti”.

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