Tasi zero significa che su tutte le categorie di immobili, a parte le abitazioni principali e i fabbricati agricoli, il Comune di Modena nel 2014 applica la sola Imu con aliquote che per i beni strumentali delle imprese sono in calo di 1,5 punti rispetto al 2013: i fabbricati produttivi, così come negozi, laboratori e uffici usati direttamente dall’azienda (escluse banche e assicurazioni) scendono dal 10,1 all’8,6. E un indubbio vantaggio in termini di semplificazione non dovendo avere alcun onere e adempimento per la Tasi.
Complessivamente il gettito delle imposte locali cala di sei milioni e 286 mila euro: questo è dunque l’importo che cittadini e imprese modenesi risparmieranno sulle imposte locali immobiliari rispetto al 2012/2013, pari a una diminuzione di circa il 7,5 per cento. Non sono previste inoltre modifiche alle tariffe dei servizi fondamentali e all’addizionale Iperf.
Le principali voci in diminuzione sono quelle sulle abitazioni principali (8,5 milioni in meno), sul complesso dei fabbricati produttivi (dagli uffici ai negozi, dai capannoni ai laboratori), in particolare per quelli utilizzati direttamente imprese (il calo è di oltre due milioni), sui terreni e fabbricati agricoli (433 mila euro in meno), mentre aumenta di quattro milioni e 851 mila euro il ricavato complessivo degli affitti con un aumento medio per le seconde case stimato in circa 125 euro.
Le aliquote degli affitti concordati passano dal 4,6 al 7,2, dei comodati a parenti di primo grado dal 7,6 al 10,2, degli affitti liberi e dei comodati a parenti e affini di terzo grado dal 9,6 al 10,6, dell’agenzia casa dal 4 al 5, mentre rimane al 10,6 quella per gli alloggi a disposizioni.
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