06/02/2014

LA MOSTRA “DAB”, DOPO IL MAXXI DI ROMA ORA È A BUDAPEST

È all’Istituto Italiano di Cultura fino all’8 marzo l’esposizione dei giovani designer selezionati dal concorso nazionale realizzato dall’Ufficio giovani d’arte del Comune

La mostra “Dab - Design per Artshop e Bookshop”, nata da un progetto realizzato a Modena dall’Ufficio giovani d’arte del Comune, da oggi è a Budapest, ospitata all’Istituto Italiano di Cultura della capitale ungherese. Allestita la prima volta al Mef, Museo casa natale Enzo Ferrari, si è spostata a Open Design Italia a Venezia e quindi al Maxxi di Roma, il Museo delle arti del XXI secolo. Alla presenza dell’ambasciatore d’Italia Maria Assunta Accili, l’esposizione si inaugura oggi, giovedì 6 febbraio, nella Galleria Xenia dell’Istituto, dove resterà fino all’8 marzo.

L'Istituto Italiano di Cultura ha sede dal 1943 nel centro storico della città, a Pest, sulla riva sinistra del Danubio, in un elegante edificio costruito su progetto del grande architetto ungherese Miklos Ybl nel 1865 e sede del Parlamento magiaro fino al 1902. L’Istituto è un punto di riferimento per quanti a Budapest vogliono approfondire la conoscenza della lingua e della cultura italiana; mette a disposizione del pubblico una ricca biblioteca, promuove, organizza e finanzia eventi culturali per rafforzare e ampliare gli scambi culturali tra l’Ungheria e l’Italia, con particolare attenzione alla promozione e valorizzazione degli aspetti più significativi della cultura italiana contemporanea.

La mostra DAB4 presenta a Budapest i prototipi realizzati da 25 designer selezionati dalla Commissione composta da  Maria Grazia Bellisario, Direttore del Servizio architettura e arte contemporanee della Direzione Generale del Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo; Luigi Ratclif, Segretario dell'Associazione Gai, Giovani artisti italiani e Michele Zini, Architetto e Designer dello Studio ZPZ Partners.  Gli espositori, provenienti da tutta Italia, sono: Stefania Bandinu di Bologna, Pietro Baraldi di Casumaro (FE), Alessandra Barbato di Carinaro (CE), Nadia Battaglio di Cumiana (TO), Giulia Bertolin di Marostica (VI), Aurora Biancardi di Modena, Rosario Catrimi di Roma, Giulia Ciuoli di Foligno (PG), Martina Della Valle di Firenze, Lisa Di Carlantonio e Caterina Di Paolo di Roseto degli Abruzzi (TE), Diana Dimiddio di Modena, Guido Garotti di Barbiano (RA), Antonio Gramegna di Milano,  Claudia Grespi di Pisa, Luca Guglielmi di Collecchio (PR), Matteo Incognito di Roma, Mattia Menegatti di Ferrara, Officina Atipica di Elena Ascari di Modena ed Elena Giunta di Milano, Fabiola Pontecorvo di Velletri (RM), Serena Porrati di Robecchetto (MI), Elisa Radice di Arcore (MB), Dario Scotto Di Luzio di Pozzuoli (NA) e Maddalena Vantaggi di Gubbio (PG).

La commissione ha selezionato progetti che rispondessero positivamente a tre requisiti del concorso: appartenenza allo scenario della cultura del progetto contemporaneo; effettiva compatibilità con i museum shop per caratteristiche dell'oggetto, prezzo, mercato; possibilità di essere prodotti in modalità di autoproduzione o con filiera produttiva non tradizionale.

Catalogo digitale e materiali anche sulle precedenti edizioni di “Dab” sono pubblicati sul sito di Giovani d'Arte (www.comune.modena.it/gioarte).

Il progetto, nato nel 2006, è realizzato dall'Ufficio giovani d'arte dell’assessorato alla Cultura del Comune di Modena. È promosso da Gai - Associazione per il Circuito dei giovani artisti italiani, e rientra nella Convenzione Progetto “De.Mo. - sostegno al nuovo design e alla mobilità”, siglata tra Gai e Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo (MiBAC) - Direzione generale per il paesaggio, le belle arti, l'architettura e l'arte contemporanee (PaBAAC) / Servizio architettura e arte contemporanee, e Direzione generale per la valorizzazione del patrimonio culturale.

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