12/03/2014

FIGURINA/2 – ’80 E ’90, IN MOSTRA SEGNI D’UNA SOCIETÀ CHE CAMBIA

Al Museo di Palazzo S. Margherita esposti più di 50 album, oltre 300 figurine e card, bustine, video che raccontano gusti e tendenze degli ultimi due decenni del XX secolo

Gli anni Ottanta e Novanta visti attraverso più di 50 album, oltre 300 figurine e card, bustine, video musicali e spot, che raccontano i gusti, le tendenze e i nuovi linguaggi di una società in rapida trasformazione, tra evoluzione tecnologica e di costume. È anche questa una chiave di lettura della nuova mostra del Museo della Figurina di Modena (Palazzo Santa Margherita, corso Canalgrande 103) che inaugura venerdì 14 marzo e sarà visitabile gratuitamente fino al 13 luglio.

Protagonisti assoluti dell'editoria delle figurine negli ultimi due decenni di fine XX secolo sono gli “anime”, i cartoni animati giapponesi, spesso trasposizione televisiva di famosi “manga”. “Kiss me Licia”, “Mazinga”, “Il tulipano nero”, “L’incantevole Creamy”, “Occhi di gatto”, “Holly e Benji”, “I Transformers”, per fare solo qualche esempio, sono stati compagni dei pomeriggi di bambini e adolescenti, ora adulti. Anche oggetto di censura, quei cartoni sono stati criticati aspramente da pedagoghi, genitori e opinionisti. Oggi, invece, nuovi studi riconoscono loro un posto importante nel cinema d’animazione internazionale. Negli anni Novanta soprattutto, accanto agli “anime” compaiono gli album sui cartoni statunitensi come “I Simpson” di Matt Groening o “Tom & Jerry” di Hanna & Barbera, o “Il Re Leone” o “La Sirenetta”, simboli del “Rinascimento Disney”.

Le figurine, in quegli anni, si avvicinano sempre di più al cinema: le scene più significative dei film, soprattutto di Hollywood – ma anche di telefilm come “Beverly Hills 90210”, “Saranno famosi” o “Star Trek” – vengono immortalate in piccole immagini: “Flashdance”, “Indiana Jones”, “I Gremlins” e Jurassic Park, tengono il passo con il dilagare delle trame fantascientifiche di “Dune”, “Guerre stellari”, “Ritorno al futuro”.

Con lo strapotere di cinema e TV diminuiscono le pubblicazioni didattiche: alle edizioni che affrontano la storia, la geografia e le scienze naturali, si affiancano temi di attualità come la droga o le armi usate nella prima Guerra del Golfo, a cui soprattutto le case editrici minori dedicano energie.

Continuano a essere pubblicati gli album sui campionati di calcio e sui Mondiali e nel 1980, per la prima volta, gli Europei diventano figurine. Trovano spazio anche fenomeni come il wrestling, sport-spettacolo che alla fine degli anni Novanta rivive la fase di grande popolarità del decennio precedente.

In Italia e nel mondo si moltiplicano le collezioni musicali dedicate a gruppi e artisti famosissimi come Madonna, Cyndi Lauper, i Rolling Stones, Prince, i Police, Miguel Bosé o a “meteore” come Nick Kamen. Fino ad arrivare al successo di boy band e girl group come le Spice Girls o i Take That, a cui vennero dedicati, negli anni Novanta, interi album. Anche la moda trova spazio tra le figurine, così come le tendenze dei paninari, sottocultura giovanile, il cui fine era essere alla moda e griffati.

La mostra “80-90. Televisione, musica e sport in figurina”, al Museo della Figurina di Modena a Palazzo Santa Margherita in corso Canalgrande 103, è visitabile gratuitamente fino al 13 luglio da mercoledì a venerdì dalle 10.30 alle 13 e dalle 15 alle 18; sabato, domenica e festivi dalle 10.30 alle 19; lunedì e martedì chiuso.

Per informazioni tel. 059 2032919 (www.comune.modena.it/museofigurina).

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