27/03/2014

UN REGOLAMENTO PER IL CIMITERO PER GLI ANIMALI

Presentata in Consiglio comunale la proposta per un sistema cimiteriale che potrà essere realizzato da privati o associazioni senza oneri per il Comune

Un Cimitero per gli animali d’affezione per consentire la continuità del rapporto affettivo tra i proprietari e i loro animali deceduti. Un luogo idoneo a garantire la tutela dell’igiene pubblica, della salute della comunità, degli animali e dell’ambiente senza oneri per l’Amministrazione pubblica e la collettività.

E’ quanto propone la delibera di Regolamento comunale per il funzionamento e la gestione del cimitero per gli animali d’affezione presentata oggi, giovedì 27 marzo, in Consiglio comunale dall’assessore all’Ambiente Simona Arletti.

La proposta di Regolamento è stata presentata dall’assessore come il “coronamento di un lungo percorso di azioni di tutela degli animali passato attraverso l’approvazione nel 2011 del Regolamento per i diritti degli animali, le risorse investite per il miglioramento del canile comunale e per aumentare le aree destinate ai cani nei parchi, nonché la nuova convenzione con il Pettirosso per il recupero dei gatti incidentati. Modena – ha quindi ricordato l’assessore - è secondo Legambiente la terza città in Italia per la cura dei servizi rivolti agli animali”.

Il regolamento stabilisce che nel Cimitero per animali d’affezione potranno essere interrate, e non tumulate, le spoglie di cani, gatti, criceti, uccelli da gabbia, pesci ornamentali e altri animali domestici di dimensioni piccole o medie (non oltre i 40 chilogrammi) a condizione che un apposito certificato veterinario escluda la presenza di malattie trasmissibili all’uomo. Gli animali più grossi, come cavalli sportivi, dovranno prima essere inceneriti in una struttura autorizzata; la qual cosa dovrà comunque avvenire se la morte dell’animale è dovuta a una malattia infettiva diffusiva. Nel cimitero potranno essere posizionate lapidi o pietre tombali di altezza, però, non superiore a 80 centimetri.

L’area cimiteriale non potrà essere inferiore a 5mila metri quadrati, né superiore a 10mila e dovrà comprendere zone per il seppellimento, un’area per dispersione di ceneri nel terreno e una per i servizi collaterali, quali struttura d’accoglienza, sistema di smaltimento rifiuti cimiteriali e altri. Inoltre, l’area dovrà essere dotata di parcheggi privati di uso pubblico.

Il Regolamento prevede anche che il Comune possa concedere, previo bando, a privati o associazioni un’apposita area o l’autorizzazione a utilizzare appezzamenti di terreni di proprietà o in affitto con contratto almeno trentennale.

L'autorizzazione per la realizzazione del cimitero e l'esercizio dell'attività dovranno essere gestite, ai sensi di legge, dallo Sportello Unico Attività Produttive attraverso una convenzione. La domanda andrà corredata da una relazione geologico-ambientale della località, una relazione tecnico-sanitaria e un estratto dello strumento urbanistico. Il regolamento stabilisce infatti le caratteristiche del  terreno che potrà essere adibito a cimitero e la distanza dalla falda freatica. Sono assegnate al Comune le funzioni di controllo sul funzionamento della struttura e la vigilanza in generale; mentre la vigilanza igienico sanitaria sarà in capo al Dipartimento di sanità pubblica dell’Ausl. Infine, al cessare dell'attività il soggetto attuatore dovrà rimuovere il cimitero, le strutture connesse e ripristinare la precedente destinazione agricola.

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