02/04/2014

LA MODENA DEGLI ANNI ‘20 SI RISCOPRE TRA STORIA E MUSICA

“Un dopoguerra di violenze. Italia e Modena tra fine della prima guerra mondiale e inizio del Fascismo” convegno, concerto e “aperitivo libertario”, giovedì 3 aprile dalle 15.30

È un’iniziativa tra storia, memoria e musica, quella promossa da Istituto storico e Comune di Modena in programma giovedì 3 aprile, dalle 15.30, alla sala Giacomo Ulivi di via Ciro Menotti 137. Il titolo, “Un dopoguerra di violenze: L’Italia e Modena tra la fine della prima guerra mondiale e la nascita del fascismo”, fa riferimento a un periodo di forti tensioni sociali e politiche, il cosiddetto ‘Biennio rosso’, all’indomani della conclusione della Prima Guerra Mondiale. Dopo gli interventi di esperti e storici, il pomeriggio si concluderà con un “aperitivo libertario”, alle 18.30, accompagnato da canzoni rivoluzionarie dell’epoca con la partecipazione di Beppe Cavani (chitarra e voce) e Lucio Gaetani (bouzouki).

Apriranno il convegno, presieduto da Mirco Carrattieri, presidente dell’Istituto storico di Reggio Emilia, i saluti dell’assessore alla Cultura del Comune di Modena Roberto Alperoli. Giulia Albanese, consigliera del direttivo dell’Istituto veneziano per la storia della resistenza, e Giorgio Sacchetti dell’Università di Padova interverranno su “Dalla guerra al fascismo: percorsi della violenza politica nell’Italia del primo dopoguerra” e “Anarchici e socialisti alla prova della rivoluzione”. William Gambetta, del Centro studi movimenti di Parma, parlerà di “L’opposizione antifascista: il caso degli Arditi del popolo in Emilia nel primo dopoguerra”. Ad Andrea Pirondini, che da anni segue e ricostruisce le vicende all'anarchismo modenese, e a Claudio Silingardi, dell’Istituto storico di Modena, sono affidati i temi “Modena, 7 aprile 1920. L’eccidio di Piazza Grande” e “Prima e dopo l’eccidio. Pratiche di violenza a Modena tra guerra e fascismo”.

L’iniziativa è in ricordo dell’eccidio del 7 aprile 1920 quando, in piazza Grande a Modena, durante una manifestazione di protesta promossa dalle Camere del lavoro anarchiche e socialiste, le forze dell’ordine aprirono il fuoco sui manifestanti, uccidendo due uomini e tre donne e ferendo circa trenta persone.

La parte musicale della giornata è affidata a Beppe Cavani e Luciano Gaetani. Cavani ha collaborato con numerosi artisti noti nel panorama musicale italiano tra cui Gianni Morandi, e ha fatto parte della formazione dei Ladri di biciclette dal 1987 al 1992, in veste di sassofonista. Ha anche suonato con Eros Ramazzotti.

Luciano Gaetani, romano di origine, trasferitosi a Modena, nel 1985 fonda l'Abbazia dei folli e, nel 1991, i Modena City Ramblers. Tra le altre esperienze musicali che lo vedono protagonista si possono citare il progetto Eureka e la collaborazione con i Paulem e i Cormac.

Azioni sul documento