29/04/2014

OK DAL CONSIGLIO ALLE DETRAZIONI SULLA PRIMA CASA

La delibera approvata ridetermina aliquote e scadenze anche di Imu e Tari. A favore si sono espressi Pd e Sel; contrari Pdl, FdI, Ncd, Ln, Mf, Udc, Msa, El

Diminuisce il carico fiscale sulla prima casa e viene garantita maggiore equità attraverso l’introduzione di scaglioni con detrazioni da 120 a 10 euro, a scalare, per rendite catastali da 300 a 570 euro, oltre ulteriori detrazioni di 50 euro per ogni figlio convivente fino a 26 anni.

Lunedì 28 aprile, il Consiglio comunale di Modena, convocato in via straordinaria in periodo elettorale per deliberazioni urgenti e improrogabili, ha approvato la delibera sulla Iuc, l’Imposta unica comunale, che ridetermina aliquote, detrazioni e termini per l’applicazione dell’Imu e della Tasi, oltre che tariffe e scadenze di pagamento della Tari, il tributo sui rifiuti.

Si sono espressi a favore della delibera Pd e Sel; hanno votato contro i gruppi di  opposizione Pdl, FdI, Ncd, Ln, Mf, Udc, Msa, El.

Per l’abitazione principale, sottoposte alla Tasi, l’aliquota massima è fissata al 3,1 per mille, rispetto al 3,3 possibile. Dieci gli scaglioni introdotti, mentre le detrazioni di base non saranno previste per le rendite catastali oltre i 300 euro che in ogni caso pagheranno meno di quanto pagherebbero con l’Imu.

“La nuova rimodulazione dell’aliquota vale oltre 3 milioni di euro e consente di introdurre una serie di detrazioni a seconda della rendita catastale e del numero di figli, finalizzate a scongiurare il rischio che immobili con maggiore valore catastale si trovassero a pagare meno di abitazioni principali di dimensioni modeste o che venissero penalizzate le famiglie più numerose”, ha spiegato l’assessore alle Politiche finanziarie e attuazione del programma Giuseppe Boschini illustrando la delibera.

In particolare, queste le detrazioni previste per la Tasi, il cui pagamento è fissato entro il 16 giugno per la prima rata (la seconda entro il 16 dicembre): fino a 300 euro di rendita se ne detraggono 120, da 321 a 350 euro di rendita la detrazione è di 100 euro, tra 351 e 380 la detrazione è di 80 euro, tra 381 e 400 la detrazione è di 70 euro, tra 401 e 430 di 60 euro, tra 431 e 460 di 50 euro, tra 461 e 490 di 40 euro, tra 491 e 520 di 30 euro, tra 521 e 550 di 20 euro, tra 551 e 570 di 10 euro.

La Tasi (con aliquota al 2,5) si paga anche sui beni merce invenduti, cioè gli alloggi costruiti ma non ancora inseriti sul mercato (che sono esentati dall’Imu, mentre nel 2013 la pagavano con aliquota al 10,6) e sui fabbricati agricoli a uso produttivo (all’1 per mille rispetto 1,5 della precedente Imu).

Diminuiscono anche alcune aliquote Imu, l’Imposta municipale propria dovuta per gli immobili non soggetti alla Tasi, approvate a marzo. In particolare, diminuiscono le aliquote su tutti i beni strumentali delle imprese e per gli affitti concordati e i comodati che passano rispettivamente al 5,2 (era al 7,2) e al 9 (era al 10,2). Confermata anche la riduzione per gli immobili affidati all’Agenzia casa (dal 5 al 4 per mille) già decisa con un emendamento in occasione dell’approvazione del bilancio preventivo.

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