E’ stato danneggiato nella notte l’autovelox attivato nelle scorse settimane in via Contrada a Modena. Ignoti hanno rotto il vetro dell’apparato e introdotto un petardo la cui esplosione ha provocato alcuni danni alla strumentazione, che è stata rimossa dai tecnici per verificarne il funzionamento.
Sul posto, su segnalazione di alcuni residenti, sono intervenute la Polizia di Stato e la Polizia municipale. Sono in corso le indagini per individuare gli autori dell’atto di vandalismo.
Installato all’inizio del mese e attivato da poco più di due settimane, il nuovo autovelox aveva registrato nei primi giorni di funzionamento diverse centinaia di violazioni quotidiane al limite di velocità, che in via Contrada è fissato ai 50 chilometri orari. I dati, secondo il monitoraggio svolto dalla Polizia municipale, sono andati man mano diminuendo, ma cifre precise non sono disponibili non essendo ancora terminate le verifiche delle immagini e le procedure per determinare le sanzioni.
Nel frattempo, lunedì 5 maggio partono i lavori per la realizzazione del semaforo previsto all’incrocio con via Ghiaroni nell’ambito dell’intervento che ha l’obiettivo, rispondendo alle richieste dei residenti, di migliorare la sicurezza di una strada particolarmente pericolosa a causa del traffico intenso e dei numerosi accessi laterali.
Insieme al semaforo viene realizzato anche un percorso ciclopedonale di circa 200 metri a collegamento tra via Argiolas e via Ghiaroni, con una spesa complessiva prevista in 150 mila euro. I lavori dureranno circa due mesi e hanno appunto l’obiettivo di “aumentare la sicurezza della svolta a sinistra dei mezzi da via Ghiaroni a via Contrada oggi particolarmente pericolosa – spiegano i tecnici comunali – migliorando anche la sicurezza dei pedoni provenienti da via Argiolas e via Ragazzi del ’99. Il semaforo, inoltre, insieme all’autovelox, rappresenta un ulteriore deterrente rispetto alla velocità che spesso è un elemento correlato agli incidenti che si sono verificati negli ultimi anni. Obiettivo degli interventi – aggiungono i tecnici – è quindi quello di contribuire a modificare gli stili di guida non corretti e pericolosi”.
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