21/06/2014

SINDACO / 2 – “SUOLO A SALDO ZERO E WELFARE INNOVATIVO”

Accanto al potenziamento della manifattura tradizionale, il nuovo modello di sviluppo punta su industria della creatività, servizi della salute e logistica

Una crescita intelligente, sostenibile e inclusiva per riaffermare il ruolo di Modena in Emilia, in Italia e in Europa grazie a un modello di sviluppo che mette al centro occupazione e imprese ed è in grado di attrarre investimenti stranieri puntando sul sapere, la green economy e il Made in Modena.

A questo puntano gli Indirizzi del governo della città di Modena per i prossimi cinque anni, illustrati dal sindaco Gian Carlo Muzzarelli nella seduta di insediamento del Consiglio comunale, sabato 21 giugno.

Tra i punti centrali: il recupero edilizio e il saldo zero nel consumo di territorio attraverso politiche innovative che privilegiano rigenerazione, riqualificazione e densificazione urbana; la mobilità sostenibile e l’espansione del verde; il miglioramento della raccolta differenziata e il porta a porta secondo le linee delle politiche dei rifiuti tracciate dal nuovo Piano regionale.

Modena vuole essere la città della ricerca e della sperimentazione dei motori ecocompatibili; al tempo stesso distretto del recupero dei materiali e del riciclo; terra di produzioni agroalimentari di pregio da tutelare e promuovere per non mancare l’appuntamento con Expo 2015. Senza dimenticare gli altri sistemi produttivi ad alto potenziale di crescita: le industrie e i servizi della salute e del benessere che possono fare di Modena il distretto dell’innovazione del welfare, l’industria della cultura e della creatività, il turismo, la logistica.

Il nuovo modello di sviluppo presuppone il completamento delle grandi infrastrutture e la semplificazione della burocrazia, marketing territoriale, dialogo continuo con le imprese e una politica di sostegno alle garanzie per il credito in convergenza con la Fondazione Cassa di Risparmio e con gli istituti di credito.

Modena dovrà essere sempre più smart attraverso banda ultra larga, wi fi libero, riconversione energetica degli edifici. Fondamentali saranno la partecipazione alla programmazione regionale dei fondi strutturali europei 2014-2020 e i progetti per accedere ai finanziamenti europei di Horizon 2020.

Sul fronte della sicurezza: massima collaborazione interforze, rafforzare le difese contro le mafie, lotta al degrado e il ruolo della municipale come polizia di comunità e prossimità sono i cardini del governo della città dei prossimi anni.

Per combattere le nuove povertà, l’Amministrazione intende puntare su un welfare innovativo basato sulla corresponsabilità di pubblico, privato, terzo settore, volontariato e famiglie, in grado di offrire servizi flessibili e diversificati potenziando prevenzione, domiciliarità e sostegno al care-giver.

Perno dell’istruzione continua a essere il modello del sistema pubblico allargato; saranno potenziate le relazioni tra scuola, università, lavoro e nel quadro degli investimenti avranno la priorità gli interventi per l’edilizia scolastica, a partire dalla nuova sede del Liceo Sigonio. Al nuovo piano scuole anche i cittadini potranno contribuire attraverso i family bond.

In una visione unitaria delle politiche della conoscenza e della promozione del sapere, istruzione e cultura sono strettamente legate. Assieme a sito Unesco e beni storici, il nuovo Polo della cultura al Sant’Agostino e la qualificazione dell’Area ex Amcm, da una parte, Mef e Museo della figurina, dall’altra, sono i pilastri per rilanciare il turismo e promuovere la città nella sua interezza a partire dal centro storico. Senza dimenticare la responsabilità della memoria: già a fine anno, il Comune concorrerà all’organizzazione delle celebrazioni del decennale della morte di Ermanno Gorrieri.

Per quanto riguarda lo sport, si prospetta un nuovo piano regolatore dell’impiantistica affinché lo sport di base rimanga il fiore all’occhiello della città, senza dimenticare l’attenzione a quello professionistico e ai grandi eventi capaci di portare il brand Modena in Italia e in Europa.

Completano il quadro degli indirizzi la riforma della macchina comunale in ottica di area vasta, trasparenza e maggiore produttività e, per quanto riguarda i bilanci del Comune, la razionalizzazione della spesa per contenere l’indebitamento e destinare nuove risorse agli investimenti, anche attraverso operazioni patrimoniali e un maggiore coinvolgimento di fondi privati.

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