21/06/2014

SINDACO, SI RIPARTE DA LAVORO E AMMINISTRAZIONE AMICA

Gian Carlo Muzzarelli ha presentato questa mattina al Consiglio comunale il Documento di indirizzi per il governo della città dei prossimi cinque anni

“Dialogheremo con tutti, ascolteremo la città, chiederemo a tutti di assumersi la propria quota di responsabilità per il raggiungimento di traguardi di interesse generale”, ha affermato, durante il Consiglio comunale di sabato 21 giugno, il sindaco Gian Carlo Muzzarelli nella Relazione di presentazione del Documento di indirizzi generali di governo della città, che sarà votato nella prossima seduta da convocare entro 15 giorni. “Cominceremo da noi stessi perché sono la politica e le istituzioni che devono fare il primo passo e indicare il cammino”, ha continuato il sindaco annunciando che già nel pomeriggio nominerà la Giunta poiché “pur sapendo che lo statuto comunale contempla la possibilità di presentare gli assessori nella prossima seduta del Consiglio - ha spiegato - credo che la città non possa più aspettare. Sul tavolo ci sono decisioni urgenti da assumere; gli uffici attendono una guida politica; i compiti non aspettano”.

Passando alle cose da fare, Muzzarelli ha annunciato che già in una delle prime sedute di Giunta sarà approvato il riordino della struttura organizzativa dell’ente comunale e la rotazione degli incarichi dirigenziali “prevista dalle norme e suggerita da un criterio di buona organizzazione”. Sarà anche introdotto il linguaggio di genere per dare un segnale.

“Dovremo impiegare i prossimi mesi, e siamo già in contatto con il ministro Marianna Madia – ha proseguito - per esplorare tutte le potenzialità di riordino dei servizi derivanti dalla riforma della Provincia con una nuova cultura di area vasta per esaltare la capacità di governo unitario del territorio e organizzare i servizi realizzando le massime economie ed efficienze possibili, riducendo i costi di funzionamento e recuperando risorse per gli investimenti”. Il sindaco ha quindi confermato che nei primi cento giorni, sarà avviato un percorso di revisione del regolamento urbanistico ed edilizio per arrivare a un testo più semplice e chiaro possibile, ampiamente condiviso con i professionisti, punto di partenza per “un’amministrazione amica e di servizio”.

“Entro luglio – ha inoltre aggiunto - convocheremo le associazioni per costituire il tavolo della crescita intelligente, sostenibile e inclusiva. Lo scopo è far convergere società e istituzioni su strategie e comportamenti da adottare per spingere la ripresa e l’occupazione, avviare un nuovo modello di sviluppo in equilibrio con l’ambiente, rinnovare il welfare, promuovere la coesione sociale e combattere il ritorno della povertà. Abbiamo bisogno di un sistema che investe sulla cultura, l’università, la scuola e la ricerca; che impara a risparmiare energia, a impiegare le fonti rinnovabili, a tagliare gli sprechi e a riciclare, a sfruttare le tecnologie abilitanti, a muovere persone e merci con intelligenza; che scommette sulla nascita e l’innovazione delle imprese, sui nuovi mercati mondiali e la responsabilità sociale delle aziende. Dialogheremo con tutti – ha affermato - ascolteremo la città, chiederemo a tutti di assumersi la propria quota di responsabilità per il raggiungimento di traguardi di interesse generale”.

Al Consiglio Gian Carlo Muzzarelli per cogliere la sua sfida alla partecipazione ha proposto “di mettersi subito al lavoro per aggiornare lo Statuto e i regolamenti: cambiare le norme per rendere più accessibili i referendum, spingere al massimo le potenzialità del web per trasparenza e accesso agli atti, verificare le modalità di funzionamento dell’Assemblea per elevarne la capacità di indirizzo, controllo e il rapporto con i cittadini”. Si è quindi rivolto a tutti i gruppi “affinché all’opinione pubblica giunga un messaggio limpido di impegno comune e senza pregiudizi per quanto riguarda la qualità della democrazia” e ha auspicato “un’opposizione forte, perché la città ha tutto da guadagnare da un confronto serio e trasparente e io terrò sempre la porta aperta”.

Analizzando l’andamento delle elezioni amministrative ed europee: “Non sfugge - ha osservato - che per la prima volta il sindaco di Modena è stato eletto al secondo turno” e, citando il segretario del Pd Matteo Renzi ha continuato: “Non si vive di rendita e non v’è dubbio che il centrosinistra deve interrogarsi sulle troppe divisioni di questi anni, forse frutto di un eccesso di sicurezza e di autoreferenzialità”. Altro aspetto riguarda “il tasso di astensione senza precedenti che ha colpito le democrazie europee e ha investito tutte le formazioni politiche. In Italia, hanno pesato i costi della politica e una corruzione diffusa e reiterata, mentre le politiche di austerità imposte all’Europa hanno alimentato una forte corrente euroscettica. Il risultato elettorale – ha sottolineato il sindaco - consegna a Pd e premier la responsabilità di impiegare il semestre italiano di presidenza del Consiglio dell’Unione per cambiare l’agenda e rimettere al centro delle politiche gli investimenti e l’occupazione”.

E se a livello nazionale, la strada delle riforme è tracciata, il sindaco ha assicurato che “anche noi faremo la nostra parte per recuperare le distanze fra i cittadini e la politica, cambiando i metodi di governo nel segno della trasparenza, della partecipazione e del buon senso”.

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