26/09/2014

AL COMUNE TERRENI, EX TRATTE FERROVIARIE E STRADE

Il Consiglio comunale approva all’unanimità l’acquisizione non onerosa di beni demaniali. Assessore Giacobazzi: “Dall’elenco mancano però immobili importanti”

Aree verdi, tratti di strade, ex tratte ferroviarie e piccole porzioni di terreno, in alcuni casi già nelle disposizioni dell’Amministrazione comunale, in altri casi, utili perché funzionali al completamento di un intervento o immediatamente valorizzabili come l’edificio ex poste di via Riccoboni. Sono i beni immobili di proprietà dello Stato acquisiti dal Comune di Modena a titolo non oneroso.

All’unanimità il Consiglio comunale di Modena giovedì 25 settembre ha approvato la delibera che ne recepisce l’acquisizione. “I beni in questione – ha spiegato l’assessore a Lavori pubblici e Patrimonio Gabriele Giacobazzi – sono stati in parte individuati dall’Amministrazione comunale dagli elenchi predisposti dall’Agenzia del Demanio, in parte proposti dal Comune. Di questi ultimi, diversi importanti immobili non sono stati ceduti perché ancora utili all’attività istituzionali degli enti statali che ne dispongono, come Palazzo Solmi. Inoltre, l’Agenzia del Demanio – ha continuato l’assessore - non si è ancora espressa sull’ex caserma della Guardia di Finanza in via Emilia est, mentre ha dato parere negativo al trasferimento dell’area del Tirassegno in via Cassiani, dell’ex Caserma Ottavo Campale, dell’Aeronautica e della Casa di lavoro in via Panni, ma – ha precisato Giacobazzi – questo non significa che non ci sarà l’occasione per tornare alla carica”.

Sono per la precisione una dozzina gli immobili che passano all’Amministrazione comunale: i terreni della Darsena; un terreno che fa già parte del campo sportivo della Fratellanza in via Monte Kosica; un’area verde e parte di via Bergamo e via Como; una piccola porzione di area del Tirassegno; una porzione del poligono di tiro e parte della strada Delle Suore - Canaletto; un terreno a margine del deposito centrale dell’Aeronautica militare di via Pelusia; le ex tratte ferroviarie Modena-Vignola, Modena-Mirandola (acquisizione funzionale alla demolizione del sottopasso ferroviario di via Santa Caterina) e una porzione della tratta Modena–Decima; un  terreno situato in via Giardini a Saliceta San Giuliano; l’immobile ex poste e telegrafi di via Riccoboni; l’edificio ex Mondariso di viale Monte Kosica.

Per il Pd, è intervenuto Fabio Poggi evidenziando il lungo e complicato percorso che ha portato “la montagna a partorire il topolino, perché – ha rimarcato - abbiamo provato di tutto e finalmente qualche risultato arriva”. Il consigliere ha inoltre sottolineato che dall’elenco delle acquisizioni mancano “gli immobili più importanti per far fare un salto di qualità al centro storico: le ex caserme Garibaldi e Fanti e Palazzo Solmi. Stesso discorso vale per la casa di lavoro e la ex caserma della Guardia di finanza, ma anche per altri immobili non di proprietà statale ma ad essa collegati, come la sede dell’Archivio di stato e quella della Banca d’Italia. Il federalismo demaniale – ha concluso - ha solo una via d’uscita: una forte partnership tra amministrazione centrale e quella locale per valorizzare e riqualificare significativi pezzi del centro storico”.

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