10/09/2014

LA “GLORIA” ATTRAVERSO LE FIGURE DI QUATTRO DUCHI D’ESTE

Museo civico d’arte, Biblioteca Estense Universaria e Galleria Estense insieme per una mostra in Sala Boni a Palazzo dei Musei, nel programma del festival filosofia

Frutto della collaborazione di Biblioteca Estense Universitaria, Galleria Estense e Museo civico d’arte in occasione del festival filosofia, la mostra “Gli Este e la gloria. Ambizioni e rinunce” inaugura venerdì 12 settembre alle 18 nella Sala Boni di Palazzo dei Musei in largo Sant’Agostino, dove sarà visitabile gratuitamente fino al 6 gennaio 2015. La proposta espositiva dei tre istituti culturali di Palazzo dei Musei intende valorizzare la presenza e il ruolo svolto dagli Este attraverso le figure di quattro duchi, vissuti in secoli diversi tra il Quattrocento e l’Ottocento e scelti in quanto rappresentativi di altrettanti aspetti emblematici della gloria politica e militare. Le coordinate della loro celebrità appaiono differenziate, ed esemplari, in rapporto sia al mutare della situazione storica sia in relazione alle personalità.

Alfonso I (1476-1534), il cui ducato coincide con uno dei momenti di maggiore magnificenza del Ducato estense quando ancora aveva capitale Ferrara, rappresenta la durevolezza dell’onore militare. La grande fama di condottiero che il figlio di Ercole I ebbe in vita sopravvisse alla sua morte, tanto da divenire esemplare di una gloria conquistata sui campi di battaglia e durevolmente consegnata alla storia.

Alfonso III (1591-1644), la cui scelta di vestire il modesto abito dei Cappuccini abdicando in favore del figlio Francesco I costituisce un caso eclatante nella storia delle dinastie principesche italiane, incarna la rinuncia alla gloria terrena in favore di quella celeste e induce a riflettere sulla transitorietà del successo.

Francesco III (1698-1780), le cui grandi ambizioni personali contrastano con una situazione storica che registra il definitivo crepuscolo dell’“ancien régime”, riceve in sorte il tramonto del ducato e subisce l’onta postuma della distruzione del grandioso monumento equestre eretto in suo onore in piazza Sant’Agostino, quale emblema di un’epoca che con la Rivoluzione francese si chiude definitivamente.

Infine, Francesco IV d’Austria Este (1779-1846), duca di quello che ormai è un protettorato austriaco, governa con rigida impostazione militaresca uno stato ridotto a propaggine della Mitteleuropea ed esprime il suo potere nell’esercizio educativo capillarmente diffuso in città attraverso caserme e accademie il cui profilo classicheggiante connota oggi il volto ottocentesco della città.

In mostra si possono così ammirare dipinti, sculture, disegni, documenti e importanti edizioni a stampa che mettono in luce i caratteri salienti della gloria conseguita dai quattro rappresentanti di casa d’Este prescelti per rappresentare il tema del potere e della gloria ad esso legata nella sue diverse sfaccettature. Una particolare attenzione è stata prestata al tema dei simboli del potere politico e militare, dallo scettro, al bastone di comando, alle onorificenze militari che ne sanciscono il riconoscimento pubblico, ma anche al significato e all’importanza che in questo ambito ha assunto il monumento equestre, emblema per eccellenza della postura eroica del condottiero vittorioso di ascendenza classica.

In occasione del festival filosofia la mostra è aperta venerdì 12 settembre dalle 9 alle 23; sabato 13 settembre dalle 10 all’una di notte; domenica 14 dalle 10 alle 20.

Dopo il festival gli orari sono quelli consueti dei Musei civici: dal martedì al venerdì dalle 9 alle 12; sabato, domenica e festivi dalle 10 alle 13 e dalle 16 alle 19.

Informazioni on line (www.comune.modena.it/museoarte).

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