04/09/2014

NON È “DENGUE”, NEGATIVO IL SECONDO CASO SOSPETTO

Resta uno solo il caso accertato e ha importato il virus. Stanotte disinfestazione conclusiva, ma a tutti si raccomanda di mantenere alta la guardia nella lotta alla zanzara tigre

È negativo l’esito degli esami condotti su quello che pareva essere un secondo caso di “dengue” a Baggiovara, la malattia infettiva trasmessa attraverso la puntura della zanzara del genere Aedes. Il Dipartimento di salute pubblica ha infatti fatto sapere che le analisi di laboratorio escludono la presenza del virus.

Resta pertanto solo uno il caso di “dengue” accertato a Baggiovara. Si tratta di una persona, dimessa già nei giorni scorsi dall’ospedale, che ha contratto il virus in Africa centrale dove la malattia è endemica.

Pertanto, come previsto dalla prima ordinanza comunale e secondo quanto indicato dal Protocollo regionale, il Comune di Modena nella notte tra giovedì 4 e venerdì 5 settembre procederà a effettuare il trattamento conclusivo di disinfestazione nella zona interessata dal caso accertato, tra stradello Bastogi e via Jori.

Gli abitanti dell’area dovranno limitarsi a semplici misure di precauzione come tenere chiusi i vetri delle finestre e le porte durante l'intervento, tenere al chiuso gli animali domestici e raccogliere (o proteggere in modo ermetico) verdura e frutti degli orti.

La raccomandazione a tutta la cittadinanza resta però di mantenere alta la guardia nella lotta alla zanzara tigre, evitando ristagni d’acqua ed effettuando i trattamenti larvicidi nelle aree private, ma anche utilizzando sulla pelle sostanze repellenti contro gli insetti quando si sta all’aperto, come indicato da una circolare della Regione Emilia Romagna.

L’inverno non rigido non ha infatti evitato lo schiudersi delle larve e le piogge abbondanti di quest’estate favoriscono il proliferare del fastidioso insetto. Da parte sua, il Comune ha in atto un piano di prevenzione e di lotta alla zanzara tigre che comprende il monitoraggio della diffusione dell'insetto e il trattamento larvicidi in 55 mila caditoie, oltre a interventi di disinfestazione adulticidi in casi straordinari.

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