26/09/2014

PISCINE DOGALI, GARANZIA FIDEIUSSORIA PER 300 MILA EURO

Via libera del Consiglio comunale. Il Comune garantirà a fronte del mutuo chiesto dalla società sportiva che gestisce l’impianto per effettuare interventi urgenti

Il Comune di Modena concederà una garanzia fideiussoria per un importo di 300 mila euro a favore di Banca Popolare dell’Emilia Romagna a garanzia del mutuo di 650 mila euro contratto dalla società sportiva Dogali srl per realizzare lavori sull’impianto natatorio.

Lo ha deciso il Consiglio comunale giovedì 25 settembre approvando la concessione di garanzia fideiussoria. A favore della delibera, illustrata dall’assessore al Bilancio Ludovica Carla Ferrari, hanno votato Pd, Sel, Cambia Modena e Per me Modena; contrari Udc e Ncd; astenuto il Movimento 5 stelle.

L’assessore ha spiegato che l’impianto natatorio comunale, la cui gestione è stata prorogata fino al 31 maggio 2015 alla società sportiva dilettantistica Dogali, necessita di lavori urgenti di manutenzione straordinaria, tra cui quelli relativi alla realizzazione del pallone pressostatico già realizzati, che dovranno essere eseguiti a spese del concessionario sulla base del progetto tecnico proposto in sede di gara per l’affidamento. A tal fine la società Dogali ha chiesto un finanziamento di 650 mila euro per la durata di 120 mesi, che la banca si è dichiarata disponibile a concedere al tasso variabile del 4,2 per cento, e al Comune di fornire garanzia fideiussoria, possibilità prevista dalla concessione.

Antonio Montanini di CambiaModena ha osservato: “Quella che era una possibilità prevista in convenzione si trasforma in obbligo per l’Amministrazione. Se non ci fosse stata questa possibilità, l’operazione, sulla base di un piano finanziario, sarebbe stata comunque finanziata dalla banca che invece si sfila lasciando che sia l’Amministrazione comunale ad assumersi il rischio. Vorrei invitare a essere più parsimoniosi a rilasciare fideiussioni richiamando il soggetto bancario a fare il proprio dovere”.

Per il Movimento 5 stelle Marco Rabboni ha annunciato l’astensione del suo gruppo perché “per quanto riguarda i flussi di cassa e quindi il piano di rientro ci manca qualche dato sul pregresso. Alcuni dati non sono verificabili e anche noi non siamo stati pronti a chiederli durante la Commissione risorse”.

Per il Pd, Grazia Baracchi ha sottolineato che “l’impianto Dogali è fra i più complessi della provincia e risale agli anni ‘20 necessitando, quindi, costantemente di interventi di riqualificazione e rinnovamento per adeguarlo alle esigenze dell’utenza assai varia. È l’unico impianto con vasca coperta da 50 metri, utilizzato quindi per la pallanuoto ma anche per i corsi frequentati da ogni fascia di età, dai neonati agli anziani fino all’utenza con disabilità.”. Fabio Poggi ha evidenziato come il Comune garantisca quasi metà dell’importo del finanziamento, “mentre in altri casi sono state chieste fideiussioni ben più alte” e ha esteso il discorso a tutti i beni di proprietà comunali concessi in diritto di superficie: “Cinque mesi fa abbiamo introdotto nel Regolamento la possibilità di richiedere garanzie fideiussorie solo in via eccezionale, quindi il tema è come rendere sostenibile la manutenzione e la riqualificazione di tutti quei beni concessi in gestione non a fini di lucro”. Il capogruppo Paolo Trande ha ricordato che “il Comune decide il prezzo d’ingresso, chiede di riservare corsie ai diversamente abili o a società sportive e indica una serie di altre condizioni per garantire un’attività sociale legata allo sport di base che difficilmente potrebbe garantire. Quindi – ha concluso - occorre uscire dalla logica di mercato per capire certe operazioni. Dobbiamo cooperare con le associazioni e gli enti di promozione sportiva e la fideiussione di 300 mila euro è in linea con questi principi”.

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