01/10/2015

FONDAZIONE / 2 – ECCO I CRITERI DELLE DESIGNAZIONI

Illustrati dal sindaco Muzzarelli in Consiglio: pluralità delle competenze, parità di genere, rinnovamento, trasparenza e preferenza per sostegno della società civile

Nella designazione dei candidati al Consiglio di indirizzo della Fondazione Cassa di risparmio di Modena sono stati seguiti criteri “oggettivi e trasparenti” per inquadrare le proposte, mentre le audizioni “hanno effettivamente rappresentato uno spaccato di grande interesse e spessore di una società civile disponibile all’assunzione di ruoli di servizio nei confronti della comunità e tale spirito di servizio siamo certi che potrà essere valorizzato in altre occasioni dalle istituzioni, dalle associazioni e dagli stessi partiti e movimenti politici”.

Lo ha affermato il sindaco di Modena Gian Carlo Muzzarelli nel corso dell’informazione al Consiglio comunale di oggi, giovedì 1 ottobre, rispetto alle designazioni effettuate nei giorni scorsi per i quattro candidati di competenza del Comune (Paolo Cavicchioli, Donatella Pieri, Vincenza Rando ed Ernest Owusu Trevisi) e i due della Provincia (Silvana Borsari e Anselmo Sovieni).

Tutti i candidati (61, su 64, quelli che avevano presentato la domanda in modo conforme al bando) avevano, per quanto è stato possibile appurare, ha spiegato il sindaco, “i requisiti di professionalità, di competenza e di esperienza, anche specifiche, adeguate ai compiti da svolgere” e sono in condizione “di onorabilità e di idoneità etica”, come richiesto dallo Statuto della Fondazione all’articolo 8 comma 6: “Ciò significa che molte persone degne della massima considerazione non hanno potuto entrare nel numero ristretto delle designazioni”.

I criteri seguiti nella scelta hanno tenuto conto della pluralità delle competenze (“coprono l'economia, la sanità e i servizi sociali, la legalità e sicurezza, la ricerca, l'istruzione e la cultura e la sensibilità e l'impegno verso il volontariato in coerenza con l’articolo 4 dello Statuto che fa riferimento agli scopi di utilità e solidarietà sociale e di promozione dello sviluppo economico, sociale culturale, scientifico, umano, etico e civile”, ha spiegato Muzzarelli), ma anche della parità di genere, della rinnovamento della composizione degli organi della Fondazione, della trasparenza degli obiettivi (“in continuità o almeno non in aperto contrasto con le scelte fondamentali operate dal Consiglio uscente della Fondazione”, ha affermato Muzzarelli), con una “preferenza per le autocandidature sostenute da prestigiose istituzioni cittadine o da autorevoli esponenti della società civile”.

Tutti elementi sottolineati da Muzzarelli presentando il profilo dei diversi candidati. Nel caso dell’avvocato di 28 anni Ernest Owusu Trevisi, per esempio, il sindaco ha ricordato che la sua candidatura è stata proposta dal professor Luigi Fòffani, direttore del Dipartimento di Giurisprudenza dell’Università di Modena e Reggio Emilia, e che con questa designazione “ho voluto rappresentare anche il cambiamento da tempo in corso nella società modenese e promuovere personalità giovani e competenti”.

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