28/11/2015

ACCOGLIENZA INVERNALE PER LE PERSONE IN DIFFICOLTÀ

Il piano attivo da lunedì 30 novembre. Monitoraggio dei senza fissa dimora, assistenza, ospitalità. Assessora Urbelli: Risposte diversificate per intercettare i bisogni

 Attività di monitoraggio costante della città con uscite serali nei luoghi più frequentati dai senza fissa dimora, per altro già iniziata nelle scorse settimane; ospitalità a Porta Aperta, nelle parrocchie che si sono rese disponibili, oltre che in luoghi individuati dai Servizi sociali nei casi in cui le condizioni di salute lo richiedano e un piano di accoglienza straordinaria se le temperature diventano particolarmente rigide.

Sarà operativo da lunedì 30 il progetto di Accoglienza invernale per persone in difficoltà, che rimarrà in vigore fino al 31 marzo. Il piano è attivato dall’accordo tra l’assessorato al Welfare del Comune di Modena, l’Azienda Usl, l’Azienda Ospedaliera Universitaria Policlinico, il Centro d’Ascolto dell’Arcidiocesi di Modena e Nonantola, le associazioni Porta Aperta, Fratres Mutinae, gruppo comunale Protezione civile, Croce Blu, Croce Rossa italiana, Avs Modena, Agesci e Vivere Sicuri.

“L’obiettivo che ci eravamo posti con il nuovo Piano di accoglienza invernale lanciato già lo scorso inverno – spiega l’assessora a Coesione sociale, Sanità, Welfare, Integrazione e Cittadinanza del Comune di Modena, Giuliana Urbelli - era di uscire dalla logica dell’emergenza per andare invece verso la creazione di una rete permanente, in cui giocassero un ruolo di primo piano, non solo il Comune, ma tutte le componenti del Terzo settore coinvolte nell’assistenza. Una rete in grado di ottimizzare le risorse disponibili sul territorio e di coordinare le azioni per intercettare e dare risposta alle situazioni di bisogno, in primo luogo legate alla fragilità sanitaria. Il modo in cui già nei mesi scorsi si sono gestite situazioni straordinarie, legate principalmente a fenomeni migratori, è stato il primo banco di prova di questa rete che ha dimostrato di saper rispondere positivamente alle sollecitazioni”.

 Destinatari del piano Accoglienza invernale per persone in difficoltà sono tutti i cittadini, italiani e stranieri, che non hanno un’idonea collocazione dove passare la notte, con particolare riferimento a coloro che hanno patologie sanitarie già stabilizzate legate alla stagione rigida e che per la guarigione necessitano, non del ricovero ospedaliero, ma di un periodo di accoglienza temporanea in una normale struttura socio-assistenziale.

Quattro le linee su cui si muovono gli interventi attivati da Comune e Aziende sanitarie locali, insieme a Arcidiocesi e associazioni: gli sportelli di accesso ai servizi socio-assistenziali volti a raccogliere segnalazioni e fornire informazioni; il monitoraggio e le uscite serali, l’assistenza per persone convalescenti, l’accoglienza nelle parrocchie e l’accoglienza straordinaria che prevede l’attivazione di centri di accoglienza temporanei.

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