06/11/2015

MANTENERE LA PARTECIPAZIONE DEL COMUNE IN BANCA ETICA

Lo chiede il Consiglio comunale approvando all’unanimità una mozione condivisa

Mantenere la partecipazione del Comune di Modena nella società Banca Popolare Etica società cooperativa per azioni, “come segnale di sensibilità e sostegno all'iniziativa socio-economica di cui da sempre la società si fa promotrice”.

Lo chiede il Consiglio comunale all’Amministrazione attraverso l’approvazione all’unanimità di una mozione presentata in corso di seduta giovedì 5 novembre da Pd, Sel, Futuro a sinistra, Per me Modena, FI, Area popolare e M5s, e illustrata dalla consigliera Pd Grazia Baracchi.

Nel documento si chiede in particolare di non inserire la partecipazione azionaria della Banca Popolare Etica nel piano di razionalizzazione delle società e delle partecipazioni societarie del Comune, sollecitato anche da una legge del dicembre 2014. L’Amministrazione, in particolare, possiede 775 azioni di Banca Etica, per un valore nominale di 40.687,50 euro, pari allo 0,087 per cento del capitale sociale.

La mozione esprime apprezzamento per “la volontà di procedere a una razionalizzazione delle partecipazioni societarie, fermi restando il mantenimento dei livelli occupazionali e la continuità dei servizi svolti”, ma definisce la partecipazione in Banca etica ad “alto valore politico”, in quanto la Banca ha “come oggetto sociale la raccolta del risparmio e l’esercizio del credito applicando i principi della finanza etica”. Il documento precisa infatti che “la società, per disposizione statutaria, si propone di ‘gestire le risorse finanziarie di famiglie, donne, uomini, organizzazioni, società di ogni tipo ed enti, orientando i loro risparmi e disponibilità verso la realizzazione del bene comune della collettività. Attraverso gli strumenti dell’attività creditizia – si legge – la società indirizza la raccolta ad attività socio-economiche finalizzate all’utile sociale, ambientale e culturale, sostenendo, in particolare mediante le organizzazioni non profit, le attività di promozione umana, sociale ed economica delle fasce più deboli della popolazione e delle aree più svantaggiate”. La mozione ricorda inoltre che la Banca Etica riserva “particolare attenzione al sostegno delle iniziative di lavoro autonomo e/o imprenditoriale di donne e giovani anche attraverso interventi di microcredito e microfinanza”.

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