09/11/2015

MODENA, #CHENEPENSI DI PIAZZA MAZZINI E DIURNO?

Al via un nuovo strumento on line di consultazione e partecipazione per i cittadini. Sperimentazione sul progetto di riqualificazione dell’area del centro

Si chiama #chenepensi, preceduto dall’immancabile hashtag, il nuovo strumento di consultazione del Comune di Modena per informare i cittadini su specifici progetti e raccogliere le loro opinioni, stimolando coinvolgimento e partecipazione. La prima sperimentazione è dedicata al progetto per la riqualificazione di piazza Mazzini e per la destinazione dell’ex Albergo diurno con l’obiettivo di individuare le soluzioni migliori, partendo da un’idea preliminare sviluppata dagli uffici tecnici comunali e arricchita dal contributo dei cittadini. I suggerimenti non saranno vincolanti, ma potranno diventare la base del confronto pubblico.

L’iniziativa è attiva da oggi, lunedì 9 novembre, sul sito della rete civica comunale (www.comune.modena.it) ed è stata illustrata in una conferenza stampa dal sindaco Gian Carlo Muzzarelli e dalle assessore alla Partecipazione e al Centro storico Ingrid Caporioni e al progetto Smart city Ludovica Carla Ferrari. Il #chenepensi, infatti, è uno dei progetti del Piano Modena Smart City ed introduce uno strumento per “assemblee digitali” che consente ai cittadini di esprimere un parere, un’idea, una proposta sul tema che di volta in volta viene presentato. La partecipazione è semplice, veloce e aperta. Il #chenepensi non sostituisce le assemblee che si tengono in varie parti della città e che consentono il contatto diretto fra cittadini e amministrazione, piuttosto è un modo per allargare il coinvolgimento e portare all’attenzione della città tematiche specifiche.

Piazza Mazzini è una delle piazze storiche della città, nata all’inizio del Novecento con l’abbattimento delle vecchie case del Ghetto ebraico, si affaccia sulla via Emilia e sull’area del sito Unesco ed è chiusa dall’altro lato dalla Sinagoga costruita nel 1873. Nel 1933 venne realizzato un piano interrato per l’Albergo diurno, che è chiuso al pubblico da circa una quarantina d’anni: oltre alle sala da bagno, offriva servizi di parrucchiere per signora, le sale dei barbieri, pedicure, manicure e lustrascarpe. Il Diurno è stato recentemente ripulito e un video disponibile on line ne racconta la storia e ne mostra la situazione attuale. L’ipotesi di riqualificazione della piazza individua alcune linee di intervento su pavimentazione e verde pubblico, mentre sul Diurno si limita a indicare i principali limiti di utilizzo.

Ai cittadini che intendono dare il proprio contributo viene quindi chiesto di esprimersi su come intervenire sulle alberature (toglierle, ridurle, mantenerle tutte), sulle modalità di circolazione e di sosta dei veicoli con l’autorizzazione Ztl, sulle iniziative da organizzare in piazza e sull’arredo urbano, compresi i dehors, sulla pavimentazione e sulle funzioni a cui destinare il Diurno, dopo aver ricordato le varie ipotesi che si sono succedute negli anni: dall’ufficio turistico a spazio espositivo, da deposito per le bici a un “ritorno” alla funzione di bagni pubblici.

Per partecipare alla consultazione c’è tempo fino al 10 gennaio. I pareri sono raccolti in forma non anonima, sulla base di una scheda per la raccolta delle opinioni, sviluppata dall’Ufficio ricerche dell’ente, da richiedere via mail o da compilare on line. Una postazione dedicata, infatti, sarà disponibile anche all’Ufficio relazioni con il pubblico di piazza Grande. I risultati saranno resi pubblici in forma anonima e aggregata.

Piazza Mazzini e il Diurno sono solo il primo tema dello strumento #chenepensi il quale, valutati i risultati della sperimentazione, potrà essere utilizzato su altri argomenti.

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