26/11/2015

SCUOLA/3 - VIA LIBERA AGLI ISTITUTI COMPRENSIVI: SARANNO 10

Approvato il Piano con un emendamento che introduce un ulteriore approfondimento, entro il 15 febbraio, e la possibilità di rinvio di un anno per alcuni

Via libera alla riorganizzazione della rete scolastica statale di Modena in dieci Istituti comprensivi, rispetto agli attuali tre. Ma con una pausa di riflessione fino al 15 febbraio, introdotta da un emendamento proposto dalla Giunta, relativamente alle situazioni più problematiche emerse dal confronto nei Consigli di Istituti e nelle assemblee con genitori e insegnanti. L’obiettivo è individuare soluzioni concretamente realizzabili per far partire tutti gli Istituti comprensivi dal prossimo anno scolastico, qualora però non si riuscisse a completare il percorso nei termini previsti, in particolare per le situazioni ancora in discussione (gli istituti comprensivi che faranno riferimento alle medie Lanfranco, Guidotti e Mattarella), l’emendamento prevede la possibilità di attivare queste nuove istituzioni dall’anno scolastico 2017/2018.

La delibera così emendata è stata approvata con il voto a favore di Pd, contrario di M5s, Per me Modena, CambiaModena, Area popolare e FI, e con l’astensione di Sel e di Futuro a sinistra. Con lo stesso voto è stato approvato anche un ordine del giorno proposto dal Pd che impegna la Giunta in un percorso di confronto, a partire dalle criticità emerse, che ricerchi la massima condivisione possibile. È stato invece respinto l’emendamento firmato da M5s, Per me Modena e CambiaModena che proponeva di far partire il piano di riorganizzazione della rete scolastica nell’anno scolastico 2017-2018 e di istituire dei tavoli di lavoro a cui dare mandato di elaborare una proposta il più possibile condivisa.

Presentando delibera ed emendamento di Giunta l’assessore alla Scuola Gianpietro Cavazza ha tracciato il percorso avviato da febbraio per la completa riorganizzazione verticale della rete scolastica statale in Istituti comprensivi, “una riorganizzazione delle autonomie scolastiche finalizzata a garantire la continuità didattica e a migliorare la capacità della scuola di prendersi in carico ogni singolo studente per tutto il percorso scolastico”.

In chiusura di dibattito è intervenuto anche il sindaco Gian Carlo Muzzarelli che ha confermato la “disponibilità a confronto e dialogo, come dimostra anche l’emendamento introdotto. Gli istituti che possono e vogliono andare avanti, però, devono poterlo fare e questa delibera lo rende possibile: vogliamo fare il bene della scuola di tutti i modenesi”.

La delibera modifica quella approvata dal Consiglio comunale nel 2013, che definiva una prima riorganizzazione parziale della rete realizzando solo tre Istituti comprensivi e mantenendo la maggior parte delle scuole statali riunite in Direzioni didattiche e autonomie di sole scuole secondarie di primo grado. La riorganizzazione si estende ora a tutte le scuole d'infanzia, primarie e secondarie di primo grado statali ripensando l’intero ciclo della formazione di base.

Cavazza ha ricordato come diverse fossero le ipotesi considerate dal gruppo di lavoro, formato da quattro dirigenti scolastici e da dirigenti del settore Scuola e dell’Ufficio scolastico provinciale. Ipotesi che hanno dovuto fare i conti con vincoli reali: innanzitutto gli edifici esistenti e la loro collocazione, così come il numero delle scuole secondarie di primo grado. Non erano pertanto attuabili 12 Istituti comprensivi, mentre sarà la realizzazione di una scuola secondaria di primo grado, la Mattarella, a consentire di arrivare a 10. “Anche così ci saranno istituzioni scolastiche sovradimensionate – ha ammesso Cavazza - ma considerando anche il calo demografico, è questa la migliore proposta possibile. Per affrontare le difficoltà di tipo amministrativo come quelle esplicitate dalla direzione del 3° Comprensivo, dove i docenti sono già impegnati nella programmazione verticale – ha continuato - si è inoltre deciso di sostenere l’intera operazione con la formazione di tutto il personale e, per farlo l’Ufficio scolastico provinciale ha messo a disposizione una persona dedicata”. L’assessore ha anche ricordato gli esiti delle consultazioni all’interno dei Consigli di Istituto: otto le autonomie che hanno espresso parere positivo contro le quattro contrarie.

Nel rispetto del dibattito emerso, a livello cittadino e all’interno del Consiglio, l’emendamento introdotto dalla Giunta delibera, in particolare, di istituire dei tavoli di lavoro con i soggetti istituzionali rappresentativi interessati, per affrontare, le problematicità emerse entro e non oltre il 15 febbraio 2016, Nelle situazioni relative ai comprensivi considerati più problematici, si valuterà inoltre l'opportunità di proseguire il lavoro di approfondimento anche oltre il termine fissato attivando le nuove istituzioni solo nel successivo anno scolastico.

L’emendamento stabilisce anche la rimodulazione degli stradari in relazione anche all'andamento di iscrizioni, dinamiche dei residenti e preferenze delle famiglie, per migliorare l'equilibrio del numero degli alunni per classe. Infine, alle istituzioni scolastiche sarà proposto un accordo sui criteri di iscrizione omogenei per tutte le istituzioni, che definisca le priorità di acceso degli alunni e le modalità di confronto per l'assegnazione.

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