06/11/2015

VILLA ROSA, “VERIFICARE LE CONDIZIONI CONTRATTUALI”

Sì unanime del Consiglio comunale a un ordine del giorno del Pd per approfondire la situazione dei lavoratori dell’ospedale privato accreditato

Verificare il rispetto dei diritti dei lavoratori dell’ospedale psichiatrico privato di Villa Rosa e valutare la possibilità di attivarsi per chiedere alla Regione che il costo di produzione del lavoro sia inserito tra i fattori costituenti la tariffa, suggerendo eventuali azioni e correttivi per evitare che ospedali privati accreditati possano aumentare i propri profitti riducendo i diritti dei lavoratori. Lo chiede al Comune di Modena un ordine del giorno sulle condizioni contrattuali dei lavoratori dell’ospedale Villa Rosa, approvato all’unanimità dal Consiglio comunale nella seduta di giovedì 5 novembre.

Il documento, presentato da Tommaso Fasano (Pd), parte dalla fusione per incorporazione, avvenuta nel dicembre 2014, dell’ospedale modenese con l’Istituto di riabilitazione Santo Stefano di Potenza Picena (in provincia di Macerata), società del gruppo Kos Spa, che ha comportato, per i lavoratori modenesi il passaggio dall’applicazione del contratto collettivo nazionale per l’ospedalità privata a quello per le residenze sanitarie e centri di riabilitazione. Rilevando che il nuovo contratto non è automaticamente applicabile a un ospedale come Villa Rosa, non include l’inquadramento di alcune figure professionali presenti a Villa Rosa e prevede una retribuzione minore e un orario di lavoro maggiore, il documento sottolinea che però, in quanto ospedale privato accreditato, Villa Rosa viene remunerato dalla Regione per i servizi resi sulla base dell’accordo che regola l’ospedalità privata. “in questo modo – si spiega nel documento – la nuova proprietà ha conseguito un significativo abbassamento del costo del lavoro mantenendo inalterato il corrispettivo da parte della Regione”. Da qui la richiesta al Comune di approfondire la situazione, riferendone poi al Consiglio comunale.

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