11/12/2015

AMPLIAMENTO CONCESSIONE VINTAGE, IL DIBATTITO IN AULA

Prima dell’approvazione della delibera sono intervenuti alcuni consiglieri

Il via libera all’ampliamento del diritto di superficie già concesso alla società Vintage spa per la realizzazione del Centro guida sicura di Marzaglia (a favore Pd, contro M5s e Area popolare, astenuti Per me Modena, CambiaModena e FI, e non voto per Sel), nella seduta del Consiglio comunale di Modena di giovedì 10 dicembre, è arrivato dopo l’intervento di alcuni consiglieri.

Per Mario Bussetti del M5s “non si ravvisa l’interesse pubblico in base al quale attivare lo sconto del 50 per cento sul corrispettivo previsto per la concessione: siamo di fronte ad attività profit anche se in un mercato a prezzi calmierati. L’articolo del Regolamento che introduce la possibilità di sconto è scritto in modo non del tutto cristallino – ha proseguito – e sembrerebbe che la diminuzione dei costi sia applicabile dove il privato svolge un servizio al posto del Comune”.

Della stessa idea Andrea Galli di FI: “Quando vedo contratti con durate così lunghe (47 anni) – ha aggiunto – mi suona sempre un campanello d’allarme: dietro di solito c’è qualche favore e in questo caso viene fatto alla Vintage. La richiesta – ha precisato inoltre – riguarda una normale autoscuola, rivolta a un segmento di pubblico particolare ma a prezzi di mercato”.

Marco Chincarini di Per me Modena ha chiesto delucidazioni in merito ai corsi di guida sicura: “Il Comune è obbligato ad avere questo tipo di corsi sul territorio e concede uno sconto alla Vintage perchè gli fa il piacere di farli o è una cosa in più?”, ha domandato. “Preciso che sono dell’idea che la sicurezza vada posta prima di tutto e che sia importante la riqualificazione degli edifici. Si sa quanto ci sarebbe costato rimettere a posto il fabbricato?”, ha chiesto ancora.

Per il Pd, Fabio Poggi ha evidenziato che “non si deve considerare solo come ci ritornerà il bene, ma quanto ci sarebbe costato oggi metterlo nelle condizioni idonee per poterlo concedere con piena funzionalità. Il diritto di superficie è normato in modo puntuale – ha proseguito – e anche sul tema del corrispettivo parla chiaro: si fa fatica a non riconoscere come sociale la funzione a cui sarà destinato in quanto da anni l’Amministrazione sta lavorando al progetto di guida sicura”. In dichiarazione di voto, anche il capogruppo Paolo Trande ha detto di “non vedere molta complessità in questa vicenda: mi pare non ci siano dubbi sul fatto che questo servizio si possa configurare come di interesse generale. Non c’è obbligo specifico per l’Ente di fornire il servizio – ha precisato – ma c’è un obbligo generale che i territori abbiano questo tipo di opzione e il requisito del pubblico interesse mi pare soddisfatto”.

Marco Cugusi di Sel ha evidenziato che, “ci sono elementi positivi in quanto è un vantaggio che l’immobile venga ristrutturato a spese di un privato, ma o c’è un rapporto stringente in termini di manutenzione o i benefici nel tempo si perdono. Il tema della guida sicura è da affrontare – ha aggiunto – ma la Vintage spa non fa solo attività di pubblica utilità. Non ho le idee chiare e per questo mi avvarrò del non voto”.

In chiusura di dibattito, l’assessore al Patrimonio Gabriele Giacobazzi ha precisato che “per i soggetti che svolgono attività sui mezzi, la legge prevede l’obbligo di frequentare corsi di guida sicura. Non prevede l’obbligo del Comune di organizzarli – ha affermato – ma nel nostro territorio il servizio non è fornito da nessuno e riteniamo quindi di pubblico interesse che qualcuno lo organizzi. Durante la concessione – ha inoltre chiarito – chi gode del diritto di superficie è tenuto alla manutenzione e in caso contrario l’Amministrazione può rescindere il contratto”.

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