12/12/2015

MODENA SMART CITY, SÌ A QUATTRO ORDINI DEL GIORNO

Il Consiglio approva mozioni su progetti di formazione e accompagnamento dei cittadini, sul sistema di consultazione #chenepensi, sulla valutazione dei risultati

Riguardano progetti di formazione e di accompagnamento dei cittadini verso la città digitale; la condivisione dell’esito della consultazione #chenepensi su piazza Mazzini; l’inserimento nel piano Modena smart city di un sistema di valutazione dei risultati i quattro ordini del giorno collegati al piano Modena smart city approvati dal Consiglio comunale di Modena giovedì 10 dicembre.

I documenti, tre proposti dal Pd e uno dal M5s, sono stati approvati nell’ambito della discussione sullo stato di attuazione del Piano “Prime Azioni per lo sviluppo delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione per una città intelligente”, che prevede 18 azioni, dalla banda ultralarga a una sessantina di punti di accesso al wi fi libero e gratuito al Data center, presentato ai consiglieri dall’assessora a Bilancio e Smart city Ludovica Carla Ferrari nelle settimane precedenti.

L’ordine del giorno che richiede l’implementazione di progetti di sviluppo del pensiero logico-computazionale nella scuola modenese è stato illustrato da Grazia Baracchi (Pd) e approvato all’unanimità con l’astensione di Area popolare. Il documento, ricordando che il Piano nazionale della scuola digitale prevede anche di portare il pensiero computazionale in tutta la scuola primaria, sottolinea che il Piano Modena Smart city prevede a sua volta lo sviluppo in via sperimentale del progetto “Code it, makeit: le tecnologie digitali nella didattica”, che partirà a febbraio in quattro scuole primarie modenesi. Chiede quindi di sviluppare ulteriormente le azioni a sostegno del potenziamento digitale della comunità modenese e di accompagnare le scuole nella partecipazione ai bandi previsti dal Piano nazionale in modo che i progetti possano trovare nel tempo stabilità e finanziamenti utili a poterli estendere a tutti gli istituti.

Riguarda invece le sfide e le opportunità offerte ai cittadini e alla pubblica amministrazione dalla Carta della cittadinanza digitale, l’ordine del giorno presentato da Fabio Poggi (Pd) e approvato all’unanimità dall’Assemblea consiliare. Evidenziando che l’attuazione per tutti i cittadini del diritto alla cittadinanza digitale non dipende solo dalla rete e dagli strumenti, ma che la vera sfida è fornire a tutti i cittadini le competenze digitali necessarie, e che non meno importante è la formazione di tutti gli operatori dell’amministrazione pubblica, il documento invita il Comune a definire e attuare una strategia di accompagnamento al cambiamento e di educazione a questa nuova dimensione di cittadinanza che rappresenti un percorso formativo dei cittadini nella città digitale.

Sempre del Pd, presentato da Federica Di Padova, è l’ordine del giorno incentrato sul sistema di consultazione #chenepensi e sulla riqualificazione di piazza Mazzini che è stato approvato con il voto favorevole di Pd e CambiaModena mentre si sono astenuti M5s, Per me Modena e Area popolare. La mozione chiede che l’esito della consultazione sia condiviso con il Consiglio e che il progetto di ristrutturazione dell’ex diurno avvenga in sinergia alla discussione sulla valorizzazione di piazza Mazzini e della sua storia. Chiede inoltre che nel progetto siano coinvolti la Comunità ebraica di Modena, il Fai, l’Istituto storico e tutti gli enti interessati alla promozione storica e artistica della città.

È stato invece proposto dal M5s, e presentato da Mario Bussetti, l’ordine del giorno su Smart city plan e utilizzo intelligente dei dati raccolti approvato all’unanimità dai consiglieri. Il documento chiede di inserire nel piano obiettivi misurabili e un sistema di rendicontazione dello stato di avanzamento dei lavori che consenta una valutazione sia in termini di risultati che di rispetto della pianificazione temporale. Chiede inoltre di prevedere modalità strutturate e ricorrenti di presentazione al Consiglio di analisi e informazioni ricavabili dai dati che saranno raccolti attraverso le attività previste dal piano.

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