“Il tema della rigenerazione urbana sarà uno degli argomenti centrali del nuovo Piano strutturale comunale (Psc) di Modena nell’ambito del quale ci troveremo a ripensare intere aree da riqualificare e riconvertire, tra queste c’è sicuramente la Diagonale ferroviaria a Modena ovest che tra qualche mese sarà liberata dalle rotaie della linea storica”. Lo afferma l’assessora all’Urbanistica del Comune di Modena Anna Maria Vandelli in occasione del convegno internazionale a ingresso libero e gratuito, organizzato dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Modena, in collaborazione con l’Amministrazione comunale e l’Università di Modena e Reggio Emilia, che si tiene in città il 26 e 27 febbraio al Teatro del Collegio San Carlo.
“Il convegno – prosegue Vandelli – vedrà esperti italiani e stranieri a confronto sulle pratiche attuali della rigenerazione urbana e sarà l’occasione per raccogliere spunti e stimoli per la progettazione di interventi di valorizzazione del patrimonio storico e architettonico di aree cittadine dismesse. Potrà quindi rappresentare un contributo e un arricchimento nel percorso di confronto con la città che caratterizza questa Amministrazione”.
L’assessora torna, ad esempio, sul recupero della Diagonale ferroviaria, su cui la Giunta ha presentato in una prima assemblea l’impostazione che intende dare al futuro progetto: “Vogliamo mettere al centro la mobilità dolce e il trasporto pubblico, come strumenti per un nuovo modo di abitare e vivere la città. Si tratta di una scelta politica che vogliamo condividere con i cittadini – precisa Vandelli – e che rappresenta l’ossatura del progetto che verrà sviluppato dagli uffici tecnici comunali e che sarà oggetto di confronto e approfondimento, anche con altri specialisti del settore, nell’ambito dei tavoli permanenti che verranno istituiti per lo sviluppo del Psc. Sulla questione si è già aperto un dibattito vivace, segno dell’interesse che suscita in città, ed è importante che in questa fase escano contributi e sollecitazioni. I livelli di approfondimento devono essere articolati, dalle assemblee ai tavoli tecnici: tutti i momenti di confronto sono preziosi – conclude Vandelli – se nascono dalla necessità di offrire contributi per l’approfondimento dei contenuti e per realizzare progetti innovativi”.
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