26/02/2015

TRENI, PER IL NUOVO SOTTOPASSO PROVE E PARERI FAVOREVOLI

L’assessore Guerzoni ha risposto all’interrogazione di Rabboni (M5s) citando il piano di emergenza della Prefettura, organo competente, l’esercitazione svolta e nuove simulazioni

“Il sottopasso della nuova linea ferroviaria, in direzione Milano, ha ottenuto il parere favorevole delle autorità idrauliche competenti. I possibili scenari di rischio sono stati considerati all’interno del Piano di emergenza che la Prefettura, che è l’organismo competente, ha inoltrato al Comune il 24 novembre 2014 e sulla base del quale, il 27 novembre, si è già svolta una prima esercitazione”. Lo ha detto l’assessore all’Ambiente del Comune Giulio Guerzoni rispondendo in Consiglio, giovedì 26 febbraio, a un’interrogazione di Luca Rabboni del Movimento 5 stelle.

Per proporre la sua domanda sugli scenari di rischio della galleria e sul relativo piano di emergenza, il consigliere era partito dalla Via del 2003 nella quale si segnalava come la zona dello scalo merci e di parte della tratta ferroviaria si trovino in zona esondabile e, lo scalo merci, in zona alluvionale per piena catastrofica.

Nella risposta, l’assessore Guerzoni ha ricordato che il 27 novembre 2014 si è svolta un’esercitazione alla quale hanno partecipato Rete ferroviaria italiana, Vigili del Fuoco e 118, mentre la Provincia, il Comune, i Volontari e la Consulta della Protezione civile erano presenti come spettatori. “Nei prossimi mesi – ha annunciato l’assessore – sono in programma nuove simulazioni di emergenza, una prima che non prevede l’interruzione del traffico ferroviario e una seconda che prevede invece anche il blocco del traffico”. Lo scorso 21 gennaio, ha spiegato ancora Guerzoni, si è svolto inoltre un sopralluogo agli imbocchi della galleria per verificare lo stato di attuazione delle opere esterne”. Il Piano di emergenza riguarda prevalentemente i rischi di deragliamento, incendio e collisione, in quanto tipici ed esclusivi del sistema treno.

Il consigliere Rabboni si è detto “non pienamente convinto della risposta. Il Piano di emergenza, che peraltro non si concentra sulle piene, è del 2000 e da allora abbiamo avuto vari eventi alluvionali forti, quindi mi domando se sia ancora adeguato. Sono però confortato dal fatto che si facciano le prove di emergenza”.

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