05/03/2015

GRANDE GUERRA CARICATURA /2 – AUTORI TRA MODENA ED EUROPA

Nella mostra “Una risata ci salverà”, esposte opere di Tirelli, Mazzoni, Artioli, Jodi, Manfredini. Tra loro anche autori che seppero imporsi a livello nazionale e continentale

Dalle produzioni nate lontano dal fronte - come nel caso di Umberto Tirelli e “I Protagonisti”, l’impresa editoriale sorta dal sodalizio con Formiggini - si passa alle aspre visioni simboliste di Alberto Artioli; dai disegni generati in grembo alla propaganda ufficiale di Giuseppe Mazzoni, che fece parte della redazione della “Tradotta”, si giunge alle vignette di Enzo Manfredini, volontario tra le file dell’esercito francese, e alle impressioni veloci raccolte dai soldati Casimiro Jodi e Mario Vellani Marchi. Nella mostra “Una risata ci salverà. Modena e la caricatura nella Grande Guerra”, che inaugura sabato 7 marzo alle 17 a Palazzo dei Musei, sono esposte opere di personalità modenesi diverse che seppero affacciarsi e rapportarsi con una dimensione nazionale ed europea: dal più anziano Umberto Tirelli, si passa a Giuseppe Mazzoni, Alberto Artioli, Enzo Manfredini, Casimiro Jodi, per giungere ad Augusto Zoboli, esponente dei più giovani. Ed è proprio la diversità dei loro ruoli e delle circostanze che li portarono a contatto con la guerra – sottolineano i curatori della mostra - a costituire un osservatorio speciale.

Figure come Tirelli e Manfredini, che fecero del linguaggio caricaturale l’unico e imprescindibile mezzo d’espressione, giunsero a imporsi con largo spicco nazionale e in qualche caso europeo, superando ampiamente il limite del dibattito provinciale, secondo modalità che ancora oggi la storiografia deve apprezzare e approfondire.

“I contatti di alcuni di questi artisti con il più ampio contesto artistico nazionale ed europeo, e le tangenze con le iniziative di propaganda che proliferano dopo la disfatta di Caporetto – spiegano i curatori - portano le loro opere a inserirsi tra i documenti culturali che ancora oggi esprimono efficacemente il complesso di presentimenti e inquietudini che si andavano diffondendo, a partire dal 1914 fino a giungere al compimento del conflitto. Durante la prima guerra mondiale la caricatura politica diventa la cartina di tornasole degli umori internazionali. I disegnatori che avevano posto sotto la lente deformante i protagonisti della mondanità e della vita culturale, volgono lo sguardo verso la guerra facendo sentire la loro voce soprattutto attraverso i giornali satirici. E a questa nuova spinta propulsiva della caricatura contribuirono anche questi artisti modenesi che in tempo di guerra diedero a quegli eventi che sconvolsero ogni umana capacità di comprensione, un'analoga risposta figurativa all'insegna della caricatura e del disegno umoristico”.

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