10/04/2015

“SERVONO AZIONI DI CONTRASTO ALLE COOPERATIVE SPURIE”

Il Consiglio unanime chiede all’Amministrazione interventi per combattere il fenomeno

Il Consiglio comunale di Modena chiede all’Amministrazione di stilare un accordo con l’Albo dei revisori per l’estensione della revisione a tutte le cooperative, così da evitare disparità. Domanda inoltre di aggiornare l’Osservatorio del facchinaggio istituito a Modena da associazioni di categoria, organizzazioni sindacali e Ispettorato del lavoro, e di coordinare l’applicazione di maggiori e più efficaci visite ispettive in coordinamento con l’Ispettorato stesso, l’Asl e l’Inail.

Nella seduta di giovedì 9 aprile, infatti, l’Aula ha approvato all’unanimità l’ordine del giorno presentato da Pd e Sel, e illustrato dalla consigliera Federica Venturelli, sulle cooperative spurie, sulla somministrazione illegale di manodopera e sui possibili interventi al fine di contrastare tale fenomeno.

Il documento chiede inoltre di rafforzare la diffusione del rating di legalità (Agcom), oggi utilizzato dalle imprese solo in minima parte, di individuare una sede qualificata che analizzi tale fenomeno, anche in via sperimentale, attraverso la collaborazione di Camera di Commercio, mondo sindacale e rappresentanze centrali delle cooperative, e di accelerare e incentivare l’applicazione della legge regionale per la promozione della legalità e della responsabilità sociale nei settori dell’autotrasporto, del facchinaggio, della movimentazione merci e dei servizi complementari.

La mozione ricorda come nella provincia di Modena siano registrate 2.095 realtà tra cooperative, consorzi e altre forme giuridiche assimilabili, e che la forma cooperativa sia nata con lo scopo “di valorizzare il socio, sia esso lavoratore o conferitore o fruitore”, e persegua una finalità di tipo mutualistico.

“Fra i vari settori vi sono comparti particolarmente delicati sotto il profilo della legalità e della leale concorrenza – si legge nel documento – ovvero quelli dell’autotrasporto, del facchinaggio, della logistica e dei servizi impropri nell’esteso settore della lavorazione delle carni e dell’agroalimentare. I settori autotrasporto, facchinaggio e servizi di logistica sono presenti per un totale di 371 imprese registrate, di cui 156, pari al 42 per cento, risultano inattive”. La mozione precisa inoltre che “le cooperative spurie praticano un lavoro irregolare, con condizioni di sfruttamento nei confronti dei lavoratori, esclusi dalla gestione, dalla partecipazione e dal controllo; comportando inoltre rischi di malaffare e inquinamento malavitoso, oltre che di sleale concorrenza con le imprese cosiddette ‘pulite’”, e che tale fenomeno oltre che nel settore della macellazione e lavorazione delle carni si sta allargando in quello dei salumifici, rischiando “di compromettere un settore dell’economia modenese che registra importanti risultati economici grazie all’export”.

Adolfo Morandi di FI ha definito l’ordine del giorno “condivisibile e ben scritto” e ha annunciato il voto a favore del gruppo. Della stessa idea Luca Fantoni del M5s che ha evidenziato la necessità di intervenire “per il rispetto della legalità” sulle cooperative spurie, “che si muovono in maniera indiscriminata”. Il capogruppo del Pd Paolo Trande ha evidenziato che “l’ordine del giorno ha il pregio di non limitarsi soltanto a fare dichiarazioni condivisibili ma teoriche, al contrario individua una serie di azioni concrete”.

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