04/05/2015

AREA SPORTIVA EX CNH, UN BANDO PER L’ASSEGNAZIONE

Sì unanime del Consiglio alle linee di indirizzo presentate dall’assessore Guerzoni per affidare l’area in diritto di superficie. Approvato anche un ordine del giorno

Sviluppare il centro sportivo attraverso il miglioramento dell’impiantistica, l’ampliamento delle discipline praticabili, la massima apertura delle strutture ai cittadini, favorendo in particolare le fasce sociali deboli. È questo l’impegno chiesto al futuro gestore dell’area sportiva ex Cnh di via Cassiani dalle linee di indirizzo sulle quali sarà costruito il bando per l’assegnazione, approvate all’unanimità dal Consiglio comunale di Modena nella seduta di giovedì 30 aprile. La delibera è stata presentata dall’assessore allo Sport Giulio Guerzoni che ha sottolineato come l’impianto sportivo ex Cnh rivesta un interesse pubblico rilevante: “Mantenere l’area a destinazione sportiva risponde infatti alle esigenze attuali della zona della Sacca ma devono ancora essere completate le strutture previste inizialmente mentre altre richiedono interventi di riqualificazione e di efficientamento energetico. Interventi che, come tutti sappiamo, il Comune non si può permettere. Il bando – prosegue l’assessore – sarà aperto a soggetti singoli o raggruppati interessati alla diffusione della pratica sportiva e dell’aggregazione sociale per l’obiettivo comune di far crescere il centro sportivo e permettere a tutti di fare sport nel modo migliore possibile”.

Insieme alla delibera è stato approvato, all’unanimità, anche un ordine del giorno, proposto dal Pd ed emendato su iniziativa del Movimento 5 stelle, che invita il futuro gestore dell’area “a cercare la massima collaborazione con i gestori degli impianti attigui, in particolare quelli che svolgono anche un ruolo sociale, per cercare di differenziare, nei limiti del possibile, le attività sportive e offrire dunque il massimo servizio al territorio, con attenzione a Cedas e ai dipendenti di Cnh, finora i principali fruitori dell’area”. All’approvazione si è arrivati dopo una discussione in aula che ha visto contrapposti i consiglieri del Pd e Per me Modena, che sostenevano le ragioni del testo, a quelli di Forza Italia, che lo ritenevano troppo vincolante. L’accordo è stato trovato sull’emendamento proposto da Luca Fantoni (M5s) che ha trasformato le “precise indicazioni” previste nel testo originale in un invito alla collaborazione.

In base alle linee di indirizzo, l’area sarà assegnata in diritto di superficie per trent’anni e si prevede che il pagamento del canone sia spalmato su tutto il periodo, proprio a fronte dell’obbligo, a carico del gestore, di effettuare investimenti nei primi dieci anni di gestione, in modo che le strutture siano utilizzabili sia di giorno che di sera e per tutto l’arco dell’anno. Il gestore dovrà farsi carico della manutenzione sia ordinaria che straordinaria e di tutte le utenze. Le linee di indirizzo prevedono inoltre che sia valorizzata la polifunzionalità sportiva dell’area anche attraverso la concessione a un pool di soggetti o a un soggetto multiplo; che sia ampliata l’offerta delle discipline sportive praticabili; che siano attivati servizi complementari; che siano pianificate attività all’aperto compatibili con il contesto paesaggistico; che sia migliorata l’accessibilità anche da parte delle fasce di utenza più deboli. Si chiede inoltre al gestore di effettuare investimenti sull’area per migliorarne la condizione gestionale e l’offerta alla città, come per esempio l’illuminazione della pista e del campo di calcio, la copertura dei campi da tennis, l’efficientamento energetico. La valutazione delle proposte avverrà sulla base dell’offerta economicamente più vantaggiosa, privilegiando quindi la qualità progettuale (alla quale saranno assegnati fino a 70 punti) sulla convenienza economica.

L’area ex Cnh, che l’1 luglio 2014 è rientrata nella piena proprietà del Comune di Modena dopo il mancato rinnovo del diritto di superficie con Fiat/Cnh, misura oltre 44mila metri quadri, con predisposizione per l’attività sportiva ed è attualmente in gestione ad Ats/Cedas fino al 30 giugno 2015.

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