24/06/2015

ART KANE /2 – FOTOGRAFO DI LEGGENDE, CAPACE DI COMUNICARE

Dai grandi del jazz su un marciapiede di Harlem alla moda, l’editoria, la pubblicità. Nato nel 1925 nel Bronx è stato premiatissimo. Retrospettiva dal 25 alla Galleria civica di Modena

Art Kane (1925-1995) è il fotografo che alle 10 di un mattino d'agosto del 1958 immortalò per la rivista "Esquire" ben 57 leggende del jazz su un marciapiede della 126ma strada, ad Harlem, ignaro di aver creato l'immagine più significativa della storia del jazz, universalmente nota come "Harlem 1958". Una fotografia che gli è valsa la medaglia d'oro dell'Art Directors Club di New York e così potente da ispirare un libro, un documentario del 1994 che ottenne la nomination all'Oscar ("A Great Day in Harlem"), e più di recente un film di Spielberg, "The Terminal" (2004), con Tom Hanks.

Kane, di cui la Galleria civica di Modena ospita una retrospettiva dal 25 giugno al 20 settembre, ha lavorato per la moda e l'editoria, realizzato ritratti di celebrità, reportage di viaggi, e trattato il nudo con un occhio implacabile e innovativo. Come per i suoi contemporanei, Guy Bourdin (1928-1991) ed Helmut Newton (1924-2004), l'opera di Kane gravita attorno a tre elementi principali: colori decisi, erotismo e umorismo surreale. Alfiere di uno spirito selvaggio che, soprattutto grazie a lui, si è affermato dopo la seconda guerra mondiale: inflessibile, senza compromessi e sentimentale.

Nato nel Bronx, a New York, (la famiglia Kanofsky - questo il suo vero cognome - vi si era trasferita fra il 1900 e il 1910 dall’Ucraina) Kane ha combattuto la seconda guerra mondiale in Francia in un pittoresco contingente addetto a carri armati gonfiabili che dovevano depistare i tedeschi.

Laureato con lode nel ‘50 alla Cooper Union, dopo aver studiato alla New School con Alexey Brodovitch assieme a Richard Avedon, Irving Penn e Diane Arbus, a 27 anni diventa il più giovane art director alla rivista "Seventeen". Nel ‘58 la consacrazione con il ritratto delle leggende del jazz su un marciapiede di Harlem.

Con il suo lavoro, mentre infuriano la battaglia per i diritti civili e il Vietnam, Kane dà una risposta di coscienza al tempo che sta vivendo, esprimendosi in modo popolare, mostrando grande capacità di comunicare con un vasto pubblico.

In anni in cui la tecnologia delle macchine fotografiche, ancora analogiche, progrediva a una velocità parossistica, il formato 35mm fu per Kane liberatorio: “Amo l’aspetto ritualistico del mezzo, il senso embrionico di perdermi nella finestra magica del mirino, l’incredibile gratificazione di trovarmi nel tempio da me stesso creato. Apparivo ridicolo con la mia giacca sulla testa perché nessuno usava coprirsela scattando con una 35mm, ma io amavo quella alienazione, l’essere totalmente rimosso dal mondo esterno, come se avessi a disposizione un mio piccolo teatro personale”.

Trent'anni prima di Photoshop, armato solo di un tavolo luminoso e di una lente di ingrandimento, Kane ha inventato l'immagine "sandwich" montando due diapositive a registro nello stesso telaio. Sviluppando questa tecnica oltre ogni limite, Kane è divenuto un vero e proprio pioniere della narrazione fotografica, che ha condotto avvalendosi anche di metafora e poesia, trasformando, di fatto, la fotografia in illustrazione. Ha poi attraversato gli anni Sessanta, Settanta e Ottanta come una furia, rivoluzionando la fotografia commerciale, l’immagine di moda, il ritratto di celebrità e il nudo, grazie a un utilizzo spericolato del grandangolo, di pellicole dai colori ipersaturati e di un umorismo surreale ad alto tasso erotico.

Kane ha anche dato un notevole contributo alle riviste di moda, e ha firmato sorprendenti campagne pubblicitarie sia per l'industria della moda che per quella della bellezza.

Legatissimo all'Italia, è venuto nel nostro Paese a più riprese per fotografare e per dare vita a dei workshops.

Nel corso della sua carriera Kane è stato premiato da quasi tutte le organizzazioni di photo-design negli Stati Uniti, tra cui: American Society of Magazine Photographers, Photographer of the Year, Newspaper Guild of America, Page One Award, Augustus Saint-Gaudens Medal per Distinguished Achievement, Cooper-Union, New York Art Directors Club. Nel 1984 Kane ha ricevuto l'American Society of Magazine Photographers Lifetime Achievement Award e ha ottenuto importanti riconoscimenti da numerosi enti e società americane.

La mostra “Art Kane. Visionary” è aperta gratuitamente al pubblico giovedì e venerdì dalle 17 alle 19.30, sabato, domenica e festivi dalle 10.30 alle 19.30. Lunedì, martedì e mercoledì non festivi chiuso. Informazioni sul sito internet (www.galleriacivicadimodena.it).

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