23/07/2015

ORTI/2 – GLI “URBANI” DESTINATI A SINGOLI, FAMIGLIE, ASSOCIAZIONI

La concessione tramite avviso pubblico del Comune. Si potranno coltivare verdure con metodo biologico e biodinamico per il consumo familiare e collettivo

Potranno essere coltivate da singoli (fino a 54 anni di età), famiglie e associazioni gli orti urbani promossi dal Comune di Modena, che vanno a integrare l’esperienza degli orti per anziani.

Le prime piazzole saranno una sessantina a San Cataldo, misureranno circa 20 metri quadrati e dovranno essere coltivate personalmente da chi presenta domanda di assegnazione in risposta all’avviso pubblico del Comune. Per fare richiesta occorre essere residenti nel Comune di Modena oppure, nel caso di associazioni, operare nell’ambito comunale da almeno tre anni; non avere la proprietà, il possesso o la disponibilità di altri appezzamenti di terreno coltivabili; non essere imprenditori agricoli.

In analogia con quanto avviene negli orti per anziani, la graduatoria per l’assegnazione degli orti urbani sarà formata in base all’ordine d’arrivo delle domande. La concessione avrà una durata di tre anni al termine dei quali, per avere una nuova assegnazione, il concessionario potrà partecipare a un avviso pubblico successivo.

Tra gli obblighi che gli “ortolani” si assumono, ci sono quelli di concorrere alla pulizia e alla manutenzione ordinaria delle parti comuni, di farsi carico delle spese derivanti dalla gestione ordinaria degli impianti, di non danneggiare od ostacolare l’attività degli altri concessionari.

Una percentuale, da definire, di piazzole per ogni area attrezzata a orti, sarà infine destinata a percorsi e a progetti di inclusione di natura sociale e sociosanitaria.

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