Il Consiglio comunale di Modena ha autorizzato la partecipazione di un rappresentante del Comune alla Conferenza dei servizi del 28 gennaio per esprimere parere favorevole, anche se con prescrizioni, al progetto definitivo della “complanarina”. La delibera portata in Aula dall’assessore alla Mobilità Gabriele Giacobazzi è stata approvata, nella seduta di giovedì 21 gennaio, con il voto a favore di Pd, Sel, Futuro a sinistra, Per me Modena e CambiaModena, e con l’astensione di M5s, FI e Area popolare.
Insieme alla delibera sono stati approvati, questa volta all’unanimità, tre ordini del giorno. Uno, presentato da Pd, Sel e Futuro a sinistra e illustrato dal consigliere Fabio Poggi (Pd), è un documento di “sostegno al progetto della complanarina all’interno di un rinnovato Piano urbano della mobilità”. La mozione chiede alla Giunta di porre al centro del nuovo Piano della mobilità sostenibile l’analisi dei bisogni e di fattibilità per una serie di interventi. Sollecita inoltre ad accogliere e sostenere, in sede di Conferenza dei servizi, ogni proposta migliorativa del progetto, in particolare riguardo l’impatto ambientale e il rispetto e la salvaguardia di Villa Lonardi San Donnino.
Il secondo ordine del giorno, presentato da Per me Modena, M5s, FI e CambiaModena, e illustrato dal consigliere Marco Chincarini (Per me Modena), pone l’attenzione sulla viabilità prevista all’altezza di via Medicine, “in cui la costruzione di tale opera impatta irrimediabilmente sulla frazione Busa, che verrebbe di fatto tagliata a metà creando problemi di viabilità secondaria e condizioni di marginalità”, e chiede al sindaco o delegato, in fase di Conferenza dei servizi, di verificare, approfondire e accogliere progetti migliorativi sull’area.
Il terzo ordine del giorno, presentato da Antonio Montanini di CambiaModena ed emendato su iniziativa dello stesso consigliere, chiede all’Amministrazione di porre all’attenzione della Conferenza dei servizi la questione dell’impatto dei futuri flussi di traffico sulla viabilità della rotatoria tra la tangenziale sud, la Nuova Estense e la nuova Complanarina, e di sostenere eventuali soluzioni progettuali alternative “atte a superare la prevedibile criticità della rotatoria o ad attenuare la concentrazione di flusso del traffico veicolare”.
Gli interventi su cui l’ordine del giorno della maggioranza richiede un’analisi di fattibilità e dei bisogni, da mettere al centro del nuovo Piano della mobilità sostenibile, sono in particolare: il congiungimento del casello di Modena sud con la tangenziale Castelfranco Emilia – San Cesario; il completamento delle tangenziali di Modena con il cosiddetto bypass di Vaciglio e l'adeguamento del “nodo” di Cantone; i nuovi accessi a Modena da sud come alternativa a ovest della Nuova Estense (prolungamento delle vie Rosselli e Falcone); la variante alla via Emilia est dal Ponte di Sant'Ambrogio alla tangenziale; l’ampliamento del parcheggio pubblico scambiatore in prossimità del casello di Modena sud e la predisposizione di una fermata delle linee di trasporto pubblico; gli accorgimenti sulla strada da Portile a Paganine per evitare che diventi una scorciatoia per raggiungere la complanarina; gli accorgimenti agli accessi di via Gherbella, tali da evitare che continui ad essere una strada di scorrimento; e la realizzazione della ciclabile diretta da San Damaso a Modena.
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