22/01/2016

INTERNET? SERVE SOPRATTUTTO PER CHATTARE CON GLI AMICI

Il dato emerge da una ricerca sull’uso di Internet tra gli adolescenti curata dal Comune di Modena. Cavazza: “Base per un lavoro coordinato con scuola e famiglie”

Accedono a internet fin da bambini e in gran parte ricevono il primo smartphone tra i 10 e i 12 anni. Ed è proprio il telefono lo strumento preferito per navigare sul web, usato soprattutto per chattare, in particolare con gli amici, guardare video e film e scaricare app. Attività che vengono svolte per lo più nel pomeriggio ma spesso proseguono fino a notte inoltrata e a volte, di nascosto, anche a scuola.

Sono alcuni dei dati sull’uso di internet da parte dei ragazzi modenesi che emergono da una ricerca curata dal Comune di Modena, nell’ambito del progetto “Internet sicuro”, il un percorso di informazione e sensibilizzazione per un uso di internet consapevole, critico e creativo che l’Amministrazione porta avanti dal 2009 nelle scuole cittadine.

La ricerca, la terza svolta nell’ambito del progetto, ha coinvolto complessivamente 860 studenti modenesi di seconda media (delle scuole Calvino, Carducci e Paoli) e di prima superiore (del liceo di scienze applicate Corni, dell’Ipsia Corni, e dei licei Wiligelmo, Sigonio e Muratori) durante l’anno scolastico 2014-2015 con l’obiettivo di fornire un quadro della realtà modenese in base al quale calibrare progetti e interventi formativi. La ricerca sarà presentata sabato 23 gennaio nell’incontro di apertura di “Crescere on line” il percorso formativo dedicato ai genitori dei cosiddetti “nativi digitali”, indicativamente i ragazzi nati dopo il 1995, che si ritrovano ad affrontare nuove sfide educative in un mondo dove internet occupa uno spazio sempre maggiore.

“Il web – commenta Gianpietro Cavazza, assessore alla Cultura e alla Scuola del Comune di Modena, che sabato interverrà al primo incontro di “Crescere on line” – è uno dei mondi che i nostri ragazzi frequentano abitualmente e gli educatori non possono ignorarlo. La ricerca, così come i percorsi di Internet sicuro, per i ragazzi, e di Crescere on line, per i genitori, fanno parte di un lavoro coordinato che il Comune, con il coinvolgimento di diversi assessorati, sta svolgendo insieme agli altri Comuni modenesi, all’Ufficio scolastico provinciale, ai dirigenti scolastici, ai docenti e alle famiglie. L’obiettivo è vivere più serenamente le sfide educative che abbiamo di fronte, rinforzando, con la conoscenza e la competenza, gli strumenti che abbiamo a disposizione anche per prevenire situazioni negative e di disagio”.

Nel dettaglio, dalla ricerca, emerge che i ragazzi effettuano il primo accesso a internet prima dei dieci anni e che in gran parte ricevono il primo smartphone tra i 10 e 12 anni (con percentuali più alte tra i ragazzi che oggi sono alle medie, 78 per cento, rispetto a quelli che già frequentano le superiori, pari al 48 per cento).

Tra le attività preferite ci sono chattare, (con percentuali che superano il 90 per cento) in particolare con gli amici, e guardare video e film, seguite dallo scaricare app gratuite e dall’uso dei social. Questi ultimi sono frequentati dal 64 per cento degli studenti medi e dal 91 per cento di quelli delle superiori. Il social preferito per entrambe le categorie è Instagram seguito da Google+, mentre Facebook si piazza al quarto posto per i più piccoli e al terzo per i grandi. Con il crescere dell’età aumenta anche l’utilizzo di internet per ricerche e compiti scolastici.

Quasi tutti hanno whatsapp sul proprio telefono e fanno parte di diversi gruppi. Molti di loro si rendono conto di trascorrere troppo tempo su internet, cosa di cui i genitori si lamentano “quotidianamente e spesso” (secondo il 70 per cento degli intervistati), ma circa un terzo dei ragazzi ammette di aver tentato di ridurre il tempo che passa su internet, senza però riuscirci. In tanti (circa la metà) inoltre affermano che è più facile parlare di certi argomenti quando sono su internet che faccia a faccia.

Il 26 per cento degli studenti delle medie e il 30 per cento di quelli delle superiori ha ricevuto via internet messaggi offensivi o minacciosi a cui hanno reagito parlandone con i genitori, i familiari o gli amici, segnalando il molestatore al social, oppure arrivando alla denuncia alla Polizia postale. Ci sono però anche ragazzi che non riescono a reagire. L’8 per cento degli intervistati delle medie e il 4 per cento di quelli delle superiori ha dichiarato di aver giocato d’azzardo su internet almeno qualche volta.

Il questionario è stato distribuito ai ragazzi in due tempi, prima e dopo gli incontri con gli operatori di Internet sicuro. Nelle risposte date dopo l’attività di formazione, gli studenti dichiarano di aver acquisito competenze che non avevano, di essere più consapevoli dei rischi (molti ragazzi, soprattutto delle medie non sanno cosa significa “violazione della privacy”) e di sentirsi maggiormente responsabili.

Il progetto Internet sicuro, che per l’anno scolastico in corso è partito l’11 gennaio per proseguire fino a marzo, coinvolgerà un totale di 70 classi.

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