15/01/2016

VACCINI / 2 – IL DIBATTITO IN CONSIGLIO COMUNALE

Vari interventi hanno preceduto l’approvazione dell’odg per una campagna informativa

Sul tema della copertura vaccinale, prima dell’approvazione dell’ordine del giorno di Pd, Sel, Per me Modena e Futuro a sinistra, che chiede una campagna informativa, sono intervenuti diversi consiglieri.

Per il Pd, Chiara Susanna Pacchioni ha definito “essenziale analizzare il fenomeno dell’esitazione vaccinale per adottare misure che possano aumentare l’adesione ai protocolli” e ha richiamato i risultati di uno studio della Regione che evidenzia la “correlazione inversa tra le caratteristiche socio economiche e culturali delle famiglie e il grado di adesione alla profilassi vaccinale dei figli”. Tommaso Fasano ha affermato: “Non so se è stato l’inizio del movimento di pensiero che collega i vaccini all’autismo, ma voglio richiamare la storia di Andrew  Wakefield autore di uno studio che metteva in relazione i vaccini con danni fino all’autismo e che fu però dichiarato fraudolento”. Simona Arletti ha dichiarato di aver avuto, come genitore, “perplessità” nei primi mesi di vita dei propri figli. “Ho ritardato la vaccinazione – ha affermato – ed è stato solamente parlando con un esperto del settore che ho compreso quanto i benefici siano superiori ai rischi. Credo che i genitori che esprimono dubbi non siano attentatori consapevoli della salute pubblica, ma persone che hanno timori rispetto alla protezione della salute dei propri figli. Non condivido quindi gli atteggiamenti di stigmatizzazione, ma credo piuttosto nel convincimento”. Il capogruppo Paolo Trande si è detto “consapevole” che “il motore della scienza è il dubbio: non ci sono verità assolute, ma verità scientifiche che per definizione sono in continua evoluzione. Però esistono evidenze, cioè studi volti a confermare ipotesi attraverso gradi di verosimiglianza e ci dicono che i vaccini sono efficaci e sicuri. Nel mondo occidentale – ha proseguito – è cresciuto un movimento culturale ed economico, che si è sviluppato sul nulla dal punto di vista scientifico, su una frode scientifica ed economica. L’ordine del giorno del M5s ripropone misure frutto di quella cultura che, se si scende sotto le soglie di vaccinazione, rischia di produrre disastri nei prossimi anni”.

Per il M5s, Mario Bussetti ha evidenziato che “in medicina il rischio zero non esiste e certi elementi con effetti collaterali presenti in passato nei vaccini sono stati tolti o ridotti. La medicina quindi procede perché continua a fare verifiche affinché le proprie pratiche siano sempre migliori. In questo senso, per noi, l’obiettivo deve essere vaccinare il maggior numero di persone, al di sopra della soglia di debellamento della malattia, evitando però di vaccinare coloro che potrebbero incorrere in gravi problematiche. La coercizione verso chi esprime dubbi quindi – ha concluso – non ci sembra corretta”. Marco Rabboni ha precisato l’intenzione del M5s di “integrare la posizione del Pd” con il proprio ordine del giorno. “Secondo noi il fulcro è dare una corretta informazione su tutte le tematiche; ci sono dubbi che nascono da informazioni che circolano – ha proseguito – ed è giusto rispondere a questo non tramite l’obbligatorietà ma tramite una condivisione d’intenti, per far capire alla collettività l’importanza delle cose. Rispetto ai vaccini, nel tempo, sono stati fatti tantissimi miglioramenti, ma ci sono anche sentenze di risarcimento per danni da vaccinazione”.

Marco Cugusi di Sel ha approfondito il tema “con un medico pediatra che ha sottolineato come la vaccinazione sia assolutamente fondamentale e come una serie di asserzioni fatte dalle persone contrarie non abbiano senso. Credo che alcune dicerie come quella che i vaccini provocano l’autismo non abbiano fondamento scientifico: dobbiamo spiegare alla gente – ha concluso – l’importanza delle vaccinazioni per prevenire le malattie”.

Domenico Campana di Per me Modena ha parlato di “dialettica tra salute dell’individuo e della collettività. La mia preoccupazione – ha proseguito – è di una regressione culturale le cui motivazioni sono molto complesse e hanno a che fare con il miglioramento delle condizioni di vita e con l’evoluzione della medicina che ha portato a un calo importante delle malattie. Tale situazione fa oggi pensare sia naturale non ammalarsi, ma non è così”.

Luigia Santoro di Area popolare ha definito “utili” le vaccinazioni, evidenziando come “quelle obbligatorie non siano nemmeno discutibili. Le famiglie che decidono di non vaccinare i figli non subiscono sanzioni – ha precisato – si tenta piuttosto di convincerle dell’importanza di farle. È importante ricordare che esiste un dovere alla salute: curarsi e salvaguardare la buona salute di tutti”, ha aggiunto sottolineando che “l’odg del M5s può avere spunti positivi, ma può creare allarmismo: è giusto si sappia a cosa si va incontro ricordando però il maggior beneficio che deriva dalla vaccinazione”.

Sul tema è intervenuto anche il sindaco Gian Carlo Muzzarelli, che ha annunciato voto a favore da sindaco e da padre, ma ha espresso attenzione come nonno: “Mio figlio – ha affermato – è entrato in una dinamica di relazione, di confronto e di stimolo rispetto a mondi che si stanno mettendo in campo su consumi alimentari e utilizzi dei vaccini. Sento anche io la necessità di un impegno culturale e informativo più alto – ha aggiunto – perché, oggi, l’informazione sulla rete può indurre in confusione. Dobbiamo chiedere ancora più ricerca per avere maggiore conoscenza e non si può obbligare, ma si deve convincere, dell’importanza dei vaccini, altrimenti si rischia di perdere un pezzo di comunità”.

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