16/11/2016

VILLA OMBROSA, AL VIA IL PROGETTO PER LA CASA DELLE DONNE

Ok alla ristrutturazione, gara per i lavori nei primi mesi del 2017 per terminare entro la fine del 2018. Presentazione con le associazioni femminili mercoledì 30 novembre

Villa Ombrosa a Modena torna alle origini, recuperando elementi architettonici e decorativi settecenteschi, ma per rispondere alle necessità della futura Casa delle donne si amplia a nord, con una sala riunioni di 100 metri quadrati accessibile anche a struttura chiusa, e con un nuovo ingresso dal viale alberato raggiungibile da via Vaciglio.

La Giunta, nella seduta di martedì 15 novembre, ha approvato il progetto esecutivo di ristrutturazione dello storico edificio di via Vaciglio nord 6 che diventerà la sede della Casa delle donne: a inizio 2017 la pubblicazione della gara per l’assegnazione dei lavori. L’intervento alla storica villa, appartenuta nel ‘700 all’erudito modenese Ludovico Antonio Muratori e dal 1978 di proprietà del Comune, comporta un costo di circa 1 milione 200 mila euro a carico del Comune, e la conclusione è prevista per fine 2018.

Il progetto di riqualificazione di Villa Ombrosa verrà presentato nell’incontro pubblico con il sindaco Gian Carlo Muzzarelli e gli assessori alle Pari opportunità Andrea Bosi e ai Lavori Pubblici Gabriele Giacobazzi “Verso la Casa delle donne” organizzato insieme alle associazioni femminili mercoledì 30 novembre alle 21 alla sala Manifattura della Residenza universitaria San Filippo Neri, in via Sant’Orsola 52.

La Casa delle donne, infatti, riunirà al suo interno il Centro documentazione donna e la sua biblioteca, le associazioni femminili con sede attuale in via del Gambero, Adaser (Associazione Donne Arabe e Straniere in Emilia Romagna); Casa delle donne contro la violenza; Differenza maternità; Donne nel mondo; Gruppo donne e giustizia; Udi-Unione Donne in Italia di Modena.

Il recupero del fabbricato sarà rispettoso degli elementi architettonici e decorativi caratteristici della villa settecentesca, con cornici, marcapiani e attacco a terra bugnato, che verranno riutilizzati in modo omogeneo nelle varie parti del nuovo complesso, uniformando la struttura originaria, le aggiunte novecentesche e l’ampliamento necessario per la nuova destinazione d’uso.

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