31/03/2016

VIA GIARDINI/2 – DIVERSI CONSIGLIERI INTERVENGONO SUL TEMA

In Aula l’interrogazione è stata trasformata in interpellanza dando vita a un dibattito

Sono diversi i consiglieri intervenuti nel dibattito sul restringimento di via Giardini, scaturito dall’interrogazione di Giuseppe Pellacani (FI), trasformata in interpellanza.

Per il Pd, Fabio Poggi ha chiesto: “Vogliamo essere coerenti con tutto quanto professato negli ultimi anni rispetto alla mobilità ciclabile? Se sì – ha proseguito – non ci sono strade diverse: per favorire la mobilità sostenibile è necessario fare determinate scelte anche a discapito di quella automobilistica, non si può essere ecologisti solo a parole”. Anche Simona Arletti ha parlato di azioni coerenti con l’obiettivo di ridurre l’inquinamento. “Il gruppo Pd – ha aggiunto – sarà a fianco dell’Amministrazione anche nelle scelte difficili di modifica della città costruita a favore di un certo tipo di mobilità, su via Giardini come su via Emilia est. Quest’opera  mira ad alleggerire il traffico veicolare permettendo a tutti gli utenti di fare in sicurezza un percorso, anche su mezzi diversi dall’automobile”. Il capogruppo Paolo Trande ha sottolineato che “esistono sostanzialmente due sistemi per promuovere la mobilità dolce: le incentivazioni e le penalizzazioni. Il futuro è questo tipo di mobilità – ha continuato – e la scelta migliore che si può fare nell’interregno è trovare sistemi protetti e sicuri per incentivarla. Significa passare per qualche disagio? Sì, ma è il risultato della nuova politica di mobilità che abbiamo deciso di percorrere, altrimenti rimangono solo belle parole”.

Per il M5s, Marco Rabboni ha convenuto sul fatto che “se si vuole la mobilità dolce bisogna andare in una certa direzione, ma conta anche il come le opere vengono fatte e progettate”, ha precisato. “È inaccettabile che ogni volta che si deve fare un intervento di questo tipo sembra di dover partorire: i lavori sono in corso da oltre un anno, si dice che si è aperto il progetto alla partecipazione quando è stata accolta la sola proposta di percorso non promiscuo, e sono state fatte le cose in modo tale che ora bisogna rimetterci mano”. Mario Bussetti ha evidenziato che “quando si ha una frequentazione reale dei percorsi progettati emergono difficoltà, come ad esempio su via Giardini all’altezza del teatro Michelangelo, dove molte macchine parcheggiano impropriamente a bordo strada riducendo ulteriormente la carreggiata già ridimensionata dall’intervento. Come intende muoversi l’Amministrazione in queste situazioni?”, ha chiesto. Per Marco Bortolotti sulla mobilità dolce “le discussioni hanno poca concretezza. Bisogna lavorare seriamente – ha aggiunto – e impegnare fondi per tradurre immediatamente questa volontà in qualcosa di concreto che stiamo ancora aspettando. Non ho visto prendere seriamente le cose e tradurle in obiettivi chiari, ad esempio ponendosi l’obiettivo di ridurre del 30 per cento i veicoli sul territorio comunale in tre anni. L’Amministrazione ha obiettivi di questo tipo?”.

Nella replica, anche il consigliere Pellacani ha evidenziato che “se si sceglie una via è giusto fissare l’obiettivo da perseguire. Non condivido – ha precisato – l’approccio secondo il quale per fare meglio vada penalizzato per forza qualcuno; in particolare in una strada di grande scorrimento come via Giardini è sbagliato creare le condizioni per intasamenti. Il fatto che l’obiettivo sia giusto – ha concluso – non giustifica il fatto che il metodo, il modo e gli strumenti siano sbagliati”.

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