09/06/2016

OK DAL CONSIGLIO AL NUOVO STATUTO DELL’ASSOCIAZIONE GA/ER

Le modifiche recepiscono l’uscita delle Province in seguito alla riorganizzazione

Via libera al nuovo Statuto dell’associazione Giovani Artisti dell’Emilia Romagna. Lo ha dato il Consiglio comunale di Modena approvando all’unanimità la delibera sulle modifiche presentata in Aula dall’assessore alla Cultura Gianpietro Cavazza.

Le modifiche rispondono in particolare all’esigenza di ridefinire l’assetto dei soci in conseguenza alla riorganizzazione delle Province, che non sono più in condizione di poter far parte dell’associazione (modifiche agli articoli 1, 5 e 12). Consentono inoltre di ridefinire l’assetto interno degli organi, accentuando le competenze di quelli collegiali, con una distinzione puntuale tra Consiglio direttivo e Coordinamento tecnico, precisando con maggior dettaglio le funzioni del presidente e ridefinendo il ruolo del direttore, necessariamente individuato tra il personale dipendente degli Enti, come soggetto prettamente deputato all’attuazione organizzativa dei programmi dell’associazione (modifiche agli articoli 7, 10, 12, 13, istituzione articolo 14 e introdotte minime modifiche lessicali agli articoli 8, 9 e 15). Con le modifiche vengono definite anche nuove finalità e nuovi campi di attività dell’associazione, comprendendo anche programmi e progetti che promuovono il rapporto tra creatività, economia, promozione dell’imprenditoria creativa giovanile (modifiche agli articoli 3 e 4). Vengono infine precisate in modo più puntuale le procedure e le tempistiche di approvazione dei bilanci, nonché le funzioni dell’organo di controllo e le modalità di recesso ed esclusione dall’associazione.

Sul tema è intervenuta la consigliera del Pd Chiara Susanna Pacchioni, che ha sottolineato l’importanza dell’arte: “In tutte le sue forme è ciò che abbellisce i luoghi che frequentiamo – ha detto – che trasmette le emozioni che diversamente non siamo in grado di esprimere. È in grado di stimolare visioni diverse dalle nostre, di evocare il passato e di prospettare il futuro, soprattutto attraverso i giovani. Non possiamo rinunciare al ruolo dell’artista”.

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