27/10/2017

CITTADELLA, L’AULA APPROVA ODG PER L’INCLUSIONE SCOLASTICA

La mozione della maggioranza propone azioni per promuove il diritto allo studio contro ogni discriminazione. Respinto odg di FI di solidarietà alla bambina trasferita

Il Consiglio Comunale di Modena ha approvato un ordine del giorno per l’inclusione scolastica e il diritto allo studio contro ogni discriminazione.

Nella seduta di giovedì 26 ottobre, la mozione presentata dalla maggioranza e illustrata da Grazia Baracchi del Pd, ha ottenuto il voto a favore di Pd e Art.1-Mdp-Per me Modena, contrario di FI, e l’astensione del M5s. Il documento invita la Giunta a portare avanti una serie di azioni che vadano nella direzione dell’inclusione degli alunni stranieri, ed “esprime grande attenzione per i bambini e le bambine, i ragazzi e le ragazze che frequentano le scuole di ogni ordine e grado, ai quali vanno garantiti il diritto allo studio, formazione di qualità e condizioni di piena e serena vivibilità degli istituti scolastici, contro ogni forma diretta o indiretta di discriminazione su basi etniche o religiose o sociale”.

Nella stessa seduta è stato invece respinto un ordine del giorno di FI illustrato da Giuseppe Pellacani che esprimeva “la più ferma condanna verso ogni atto, fatto o comportamento offensivo, minaccioso intimidatorio e atteggiamento intollerante fondato su motivi di appartenenza religiosa, etnia e nazionalità”. Il documento, che ha ottenuto il voto a favore di FI e contrario di Pd, Art.1-Mdp-Per me Modena e M5s, esprimeva inoltre solidarietà alla mamma, ai famigliari e alla bambina trasferita dalla scuola Cittadella in quanto unica italiana in una classe di stranieri. Per questo, il documento esprimeva anche l’auspicio di una “maggiore attenzione nella formazione delle classi scolastiche in base ad un criterio di equilibrio delle diverse etnie, assicurando un’adeguata presenza di bambini italiani”, di “una crescente attenzione verso il rischio di diffusione, anche in Italia e a M0odena, di forme di discriminazione religiosa nei confronti dei cristiani”, e di “interventi di sensibilizzazione sulla libertà di religione e sulla tolleranza, in collaborazione in particolare con in rappresentanti della comunità islamica”.

L’ordine del giorno approvato esprime sostegno “a tutto il personale scolastico (dirigenti, docenti, collaboratori) che ogni giorno porta avanti, affrontandone la complessità, l’idea di una scuola aperta, presidio di socialità e di cultura, in grado di coinvolgere in un progetto educativo di qualità l’intera comunità: bambini, ragazzi e genitori, italiani e stranieri”.

La mozione chiede, in particolare, alla Giunta di monitorare anno per anno le iscrizioni e gli stradari utilizzati come riferimento, tenendo presente che “la concentrazione in alcuni specifici luoghi di un numero significativo di famiglie, e quindi di alunni, con cittadinanza non italiana risponde a più cause: traiettorie di migrazioni e scelte di radicamento territoriale; opportunità lavorative; politiche di edilizia popolare”. Propone inoltre di valutare la predisposizione di linee guida condivise tra le scuole primarie degli Istituti comprensivi “per le iscrizioni di alunni in corso d’anno tenendo presente il modello di protocollo utilizzato per le scuole secondarie di primo grado”; di verificare utilizzo e ricadute degli investimenti nelle ore di lingua italiana per stranieri, dei progetti specifici, di personale di mediazione linguistico-culturale e dedicato all’apprendimento linguistico “rafforzandone, con azioni opportune, quantità e qualità laddove utile per sostenere le progettualità dei docenti nella loro quotidianità”; di monitorare la partecipazione dei docenti ai percorsi formativi proposti all’interno del Progetto Siamo organizzati in collaborazione con Memo; di sostenere le autonomie scolastiche nella elaborazione dei Piani di offerta formativa, con particolare riguardo agli istituti con maggiore presenza di classi in deroga; di “sollecitare il Governo a garantire la selezione, l’assegnazione e la stabilità dei dirigenti scolastici”; e di studiare, insieme agli istituti comprensivi, iniziative di forte coinvolgimento delle famiglie straniere nella vita della scuola.

Infine, il documento esprime l’auspicio di un “rapido e positivo esito del percorso parlamentare della nuova legge di cittadinanza denominata ‘Ius Soli e Ius Cultura’ che farebbe chiarezza sullo stato giuridico di alunni e alunne stranieri nati in Italia”.

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