10/11/2017

MIGRANTI, IL CONSIGLIO RESPINGE UN ODG DI FORZA ITALIA

Il documento chiedeva al sindaco di farsi promotore di una serie di proposte. Prima del voto sono intervenuti diversi consiglieri

Il Consiglio comunale di Modena, nella seduta di giovedì 9 novembre, ha respinto un ordine del giorno di FI che chiedeva al sindaco di farsi promotore presso il Consiglio dei Ministri e in tutte le sedi competenti di una serie di proposte e soluzioni in relazione al fenomeno dei migranti. A favore della mozione si è espresso il solo gruppo proponente, contrari Pd e Art.1-Mdp-Per me Modena e astenuto Idea popolo e libertà.

Il documento, illustrato dal consigliere Adolfo Morandi, chiedeva, tra l’altro, di “mettere in atto la fase 3 della missione Eunavfor Med che presuppone il consenso dei governi costieri e consente il controllo delle coste dei Paesi da cui partono le imbarcazioni dei migranti”; di “proporre alla Libia aiuti economici per accogliere in campi di accoglienza appositi i migranti, nel rispetto della loro dignità umana”; di “controllare tramite i sistemi satellitari in dotazione a ciascuna unità navale la movimentazione delle Navi delle ONG che fanno la spola tra le coste italiane e la costa libica, andando a raccogliere i migranti direttamente a 20 miglia dalla costa libica e, anziché portarli entro il raggio di 70 miglia nel porto più vicino, nel rispetto delle norme internazionali, li portano ad oltre 200 miglia sulle coste italiane” e di “sanzionare pesantemente le suddette ONG che non rispettano le regole internazionali, fino al sequestro della nave stessa”.

Prima del voto sono intervenuti alcuni consiglieri. Elisabetta Scardozzi del M5s ha precisato che “il tema è di notevole sensibilità e abbiamo parlamentari votati e legittimati per fare dichiarazioni e leggi in merito. Secondo noi queste questioni e quelle degli ordini del giorno futuri con impegni simili, seppur le preoccupazioni siano legittime anche in quest’Aula, non sono di competenza del Consiglio comunale. Per questa ragione non parteciperemo al voto”.

Per Tommaso Fasano del Pd “è importante parlare anche di questi temi, quindi chiedo ai colleghi presenti in Aula di partecipare alla discussione perché ci sono ricadute anche a livello locale. L’afflusso di migranti in Italia – ha proseguito il consigliere – si è ridotto rispetto allo scorso anno. Sebbene questo sia un risultato ottenuto da questo Governo, che ha messo in atto misure in grado di ridurre il numero di persone, non abbiamo risolto il problema delle migrazioni. È un problema che non si può accollare solo l’Italia, ma l’Europa ha sempre messo la testa sotto la sabbia”. Il consigliere ha infine chiesto “come si dovrebbero comportare queste persone che sono vittime di guerra o condizioni economiche devastanti e cercano di spostarsi per necessità”. Secondo Giulia Morini “i nostri figli e nipoti un giorno ci giudicheranno per queste stragi e sarà molto triste e difficoltoso per quelli che hanno abbandonato l'Aula rispondere. Se vogliamo aiutare queste persone ‘a casa loro’ – ha continuato la consigliera – siamo i primi noi in Italia a dover fare la nostra parte e questo costa un sacco di soldi: bisogna rinunciare alla vendita di armi e a finanziare classi dirigenti corrotte che fanno gli interessi della finanza globale, si deve interrompere lo sfruttamento delle risorse naturali dell'area medio africana, è necessario investire nello sviluppo locale e va affrontato seriamente il tema del cambiamento climatico, perché se non hai acqua potabile sei spinto a scappare”.

Per FI, il capogruppo Andrea Galli ha parlato di temi legittimi per il Consiglio: “Provo stupore per il comportamento dei colleghi del M5s. Quest’Aula ha titolo di affrontare temi amministrativi o politici e quello dell’immigrazione lo è. Si tratta di un argomento assolutamente centrale e vedere i colleghi del M5s che scappano e rifiutano il dibattito fa pensare che non abbiano argomenti, capacità o che siano tra loro molto divisi. In tutti i casi, è un bruttissimo modo di comportarsi che rende difficile qualsiasi collaborazione con loro oggi o in futuro”. Adolfo Morandi ha evidenziato come la situazione si sia modificata da quando presentò l'odg, “e nella direzione auspicata dal documento. Anche il decreto Minniti sul Regolamento delle Ong mira a fermare un fenomeno che stava prendendo dimensioni importanti: c'è di mezzo probabilmente un traffico umano con Ong che prendevano denaro per portare in Italia queste persone. Non si può continuare a chiudere gli occhi di fronte a questo fenomeno e va fermato là dove partono, perché se non si interviene i morti nel Mediterraneo continueranno ad esserci”.

Per Art. 1 – Mdp – Per me Modena, Marco Cugusi ha detto di “non apprezzare l’odg di FI. Siamo in un momento in cui le politiche di accoglienza presentano problemi: si sta facendo una politica rischiosa che fa leva sulle paure delle persone e non tiene conto della realtà ma cerca di lavorare sulla pancia delle persone per ottenere consenso elettorale. Non siamo d'accordo di barattare i diritti umani con il consenso elettorale. L'immigrazione non è solo un problema – ha precisato – ma anche una risorsa per questo Paese la cui popolazione sta invecchiando. È necessario un intervento legislativo e ottemperare all'articolo 10 della Costituzione”. Per il capogruppo Paolo Trande “in questo Consiglio si può discutere di tutto, anche di questioni apparentemente lontane. Quindi trovo incomprensibile l’atteggiamento dei colleghi del M5s”. Rispetto ai migranti, il consigliere ha definito “fuorviante” l’impostazione “data dalla destra: la differenza non passa tra essere favorevoli e contrari all’immigrazione. Da una parte c’è chi cerca di gestire con difficoltà un fenomeno epocale, che dura da anni, e dall’altra chi prova a fare basse strumentalizzazioni elettorali, agitando paure e soluzioni non sostenibili o non efficaci. È un tema che non si affronta con proclami ma bisogna fare una politica seria e metterci le risorse che servono”.

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