25/11/2017

NUOVI MODENESI, 186 BAMBINI DIVENTANO CITTADINI ONORARI

Sono i ragazzi nati in Italia nel 2007 da famiglie straniere e residenti in città. Sindaco Muzzarelli e presidente Maletti: Riconoscimento in attesa della legge di cittadinanza

Aboubacar, Madison, Chenhao, Zilan, Taras, Moses e altri 180 bambini dai nomi esotici ma non solo, tra loro ci sono anche Sofia e Stella, sono nati in Italia dieci anni fa da famiglie straniere provenienti dai diversi continenti, studiano nelle scuole di Modena e da oggi, almeno simbolicamente, sono modenesi a tutti gli effetti.

Sono i 186 ragazzini e ragazzine che sabato 21 novembre, al Forum Monzani di Modena hanno ricevuto la cittadinanza onoraria dal sindaco Gian Carlo Muzzarelli e dalla presidente del Consiglio comunale Francesca Maletti, insieme all’assessore alla Scuola Gianpietro Cavazza e al presidente dell’Unicef di Modena Lorenzo Iughetti. Ad accompagnare i ragazzi, oltre ai famigliari, c’erano decine e decine dei loro compagni di classe e numerosi insegnanti.

L’attestato, dal grande valore simbolico, intende essere innanzitutto un gesto di accoglienza, affetto e fiducia da parte di una città che vuole rimanere aperta e investire sulle nuove generazioni. Ma per il Consiglio comunale l’iniziativa, ormai al terzo anno, rappresenta anche una sollecitazione al Parlamento affinché approvi la nuova legge sulla cittadinanza, il cosiddetto “Ius soli” che supera il criterio della sola discendenza biologica per considerare invece un criterio culturale, l’aver compiuto un ciclo di studi in Italia.

”Oggi vogliamo dare una scossa, perché bisogna accelerare: il senato deve approvare la legge già passata alla camera, non è troppo presto, è anzi tardi. Noi stiamo dalla parte dei ragazzi e delle ragazze che sono nati in Italia, parlano italiano, frequentano le nostre scuole e hanno gli stessi diritti“ ha detto il sindaco Muzzarelli dopo aver ricordato che “la cittadinanza rappresenta un diritto e comporta doveri. Non è un regalo, ma è un impegno di ognuno con tutti, affinché ciascuno possa costruire liberamente il proprio progetto di vita”.

Ad aprire la cerimonia è stata la presidente del Consiglio: “Oggi è un giorno importante per voi e per tutti noi, un giorno che speriamo ricordiate anche quando sarete più grandi, avrete un mestiere e forse avrete cambiato città. E speriamo che ricordiate Modena come la città che vi ha accolto”.

I bambini che sono diventati cittadini modenesi frequentano praticamente tutte le scuole primarie statali della città, oltre due paritarie, Sacro Cuore e Madonna Pellegrina, e una secondaria di primo grado, le Marconi. Le loro famiglie provengono da 19 diversi Paesi: ben 28 dalle Filippine, altre 23 dall’Albania, 19 dalla Romania, 18 dal Marocco e 11 dal Ghana. Sono inoltre ben rappresentati anche Turchia, Nigeria, Cina, Moldavia, Ucraina, Polonia e Algeria; due famiglie sono originarie della Serbia, altrettante della Tunisia; una rispettivamente da India, Burkina Faso, Mali, Togo e Guinea.

Ai genitori dei ragazzi si è rivolto direttamente l’assessore Cavazza invitandoli a “essere presenti nella vita delle scuole dei figli, a mettervi in gioco e a portare il vostro contributo, perché le scuole sono straordinari laboratori di convivenza e compartecipazione alle scelte della comunità e si può essere modenesi senza rinunciare all’essere eredi e testimoni del paese di provenienza e soprattutto della comunità più grande dell’umanità”.

Nella lettera distribuita ai ragazzi presenti e alle scuole affinché possa arrivare a anche a quelli che non hanno potuto partecipare alla cerimonia ma che comunque riceveranno l’attestato di cittadinanza tramite i loro insegnanti, il sindaco Muzzarelli, la presidente Maletti e l’assessore Cavazza sottolineano anche come “le società multiculturali sono società più dinamiche, vivaci, attive e destinate a un maggior benessere e non è un caso che Modena abbia una lunga tradizione di ospitalità nei confronti di persone provenienti da altre regioni o paesi che qui hanno trovato l’opportunità di progettare un futuro migliore. La presenza numerosa di uomini, donne e bambini che vengono da altri paesi – sottolineano - è per noi motivo di soddisfazione e orgoglio, oltre che ragione di speranza sull’ulteriore miglioramento della qualità della vita nelle nostre terre”.

Durante il pomeriggio sono stati anche proiettati disegni e immagini relativi al tema della cittadinanza e dei diritti dei bambini su cui hanno lavorato in questi mesi alcune classi e i video realizzati dalla 5B della scuola Begarelli di San Damaso e dalle quinte della scuola Leopardi.

La cerimonia “Bambino=Cittadino”  di conferimento della cittadinanza onoraria è stata promossa in collaborazione con Unicef e con il contributo di BPER banca, in occasione delle manifestazioni per il 27esimo anniversario dell’approvazione della Carta dei Diritti dell’infanzia e dell’adolescenza.

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