26/06/2017

CONTROLLI NEI PARCHI / 2 – IL DIBATTITO IN CONSIGLIO

L’interrogazione del consigliere Pellacani è stata trasformata in interpellanza

L’interrogazione sui controlli e le multe contro il degrado nei parchi presentata oggi, lunedì 26 giugno, in Consiglio comunale da Giuseppe Pellacani (FI), alla quale ha risposto l’assessore alla Promozione della cultura della legalità Andrea Bosi è stata trasformata in interpellanza su richiesta di Carmelo De Lillo (Pd).

Il consigliere si è detto “colpito dalla quantità di controlli effettuati. Siamo consapevoli che non siamo nel paese del Bengodi – ha proseguito – ma le considerazioni sui parchi cittadini sono molto ingenerose, basta guardare il numero di famiglie e di bambini che li frequentano. Chiaro comunque che dove ci siano episodi di malaffare questi vanno denunciati”.  

Andrea Galli (FI) ha sostenuto che l’interrogazione non era sul degrado dei parchi (“comunque lamentato dai cittadini”) ma su un episodio accaduto a “un cittadino normale, italiano, bianco, che era semplicemente seduto in maniera scomposta mentre vi guardate bene dal fare le multe alle migliaia di stranieri che si stravaccano sulle panchine. Lo scandalo qui è l’applicazione di due pesi e due misure”.

Mario Bussetti, M5s, ha posto l’accento sulla differenza tra il numero dei controlli, “che sono alti” e quello delle sanzioni “che invece sono basse, come se in tutti questi controlli non si trovasse niente e questo fa a pugni con l’esperienza che tutti noi abbiamo”.

Secondo Marco Chincarini (Per me Modena) i dati sono interessanti e dicono che “a Modena i controlli si fanno”, ma una parte dell’interrogazione chiedeva chiarimenti su un fatto specifico, “un episodio singolare che, se è andato come hanno riportato i giornali, invita a domandarsi come si sia arrivati a questo livello di scontro. Forse – ha concluso – sarebbe utile sensibilizzare i vigili a fare le cose usando il buon senso anche per evitare interrogazioni che creano tensioni inutili”.

Nella replica il consigliere Pellacani si è dichiarato non soddisfatto della risposta: “Un serie di dati tecnici che mi ha convinto che non solo esistono due pesi e due misure ma anche che in città qualcuno guarda ai fatti con lenti diverse dalle mie. Alcuni parchi sono mediamente vivibili ad alcune ore del giorno ma se giriamo di sera è facile rendersi conto che le panchine sono malamente occupate da gente che ne impedisce la fruizione. I problemi di sicurezza non sono una percezione”.  

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