18/07/2017

L’AULA APPROVA QUATTRO PERMESSI DI COSTRUIRE IN DEROGA

Via libera a interventi privati ma di interesse pubblico in via Del Girasole a San Damaso, in via Emilio Po, in via Jacopo da Porto e in via Valdrighi

Il Consiglio comunale, nella seduta di giovedì 13 luglio, ha dato il via libera a una serie di delibere di permessi di costruire in deroga agli strumenti urbanistici comunali resi possibile attraverso lo strumento "Sblocca Modena" per consentire interventi di privati che rappresentano anche un interesse pubblico.

In particolare, l’Aula si è espressa all’unanimità sulla delibera relativa all’intervento in via Del Girasole a San Damaso, dove la deroga consente la realizzazione nell’ambito del Pip, in zona industriale, di tre piccoli capannoni per la società Imal srl, l’Impresa Carboni Davide, e la Società Leonelli Giovanni & C. sas. Il permesso di costruire in deroga convenzionato consiste nella riduzione a 7,5 metri anziché 10 della distanza dal confine di comparto, con una modifica della previsione di piano relativa alla fascia di verde prevista per mitigare la zona industriale rispetto a quella rurale. “L’intervento – ha sottolineato l’assessora all’Urbanistica Anna Maria Vandelli presentando la delibera – che consentirà di sfruttare la capacità edificatoria (anche se non completamente) e permetterà l’insediamento di tre nuove attività produttive con conseguente incremento dei posti di lavoro, prevede a carico dei soggetti attuatori anche la realizzazione di opere di mitigazione sull’area in confine con la zona agricola”.

Approvata all’unanimità anche la delibera relativa all’intervento in via Emilio Po 74-76 richiesto dall’Associazione nazionale lavoratori mutilati (Anmil). La deroga, in questo caso, riguarda il cambio di destinazione d’uso senza opere da laboratorio a ufficio per consentire all’associazione di svolgere attività di patronato, “attività che riveste un rilevante interesse pubblico e sociale”, ha affermato Vandelli. “Il cambio di destinazione d’uso riguarda una porzione di un edificio terra-cielo dove l’associazione ha sede, in una zona di Modena oggetto di processo di riqualificazione. Trattandosi di associazione non profit non è previsto alcun contributo straordinario, ma ovviamente – ha precisato – il cambio di destinazione d’uso rimane vincolato al soggetto attuatore e non può essere oggetto di trasferimento”.

Unanimità anche per il permesso di costruire in deroga per la realizzazione degli interventi richiesti dalla società Autofficina San Giorgio snc, in qualità di locataria, per due unità immobiliari in via Jacopo da Porto 7. La deroga riguarda esclusivamente la destinazione d’uso ammissibile: si tratta in particolare della ristrutturazione edilizia di un fabbricato esistente (per una superficie di 157 metri quadrati) con cambio di destinazione d’uso da residenziale a uffici (per il quale non è dovuto alcun contributo straordinario perché la modifica non porta a un maggior valore dell’immobile) e della ricostruzione a parità di volume (112 metri quadrati), anche se spostato rispetto all’area di sedime, di un fabbricato già demolito nel 2008, perché fatiscente, con destinazione magazzino-deposito (con un contributo straordinario di poco più di 8 mila euro). L’intervento complessivo, che porterà allo sviluppo delle attività produttive insediate con possibili ricadute positive sull’occupazione, prevede anche la sistemazione di quattro parcheggi pubblici con monetizzazione dell’importo che verrà versato all’Amministrazione (16 mila euro) e la riqualificazione dei marciapiedi limitrofi a cura del soggetto richiedente.

L’Aula ha approvato infine il permesso di costruire in deroga per un intervento in via Valdrighi 125-141 (a favore tutti i gruppi presenti eccetto FI che si è astenuto) dove verrà recuperato un magazzino dismesso da diversi anni per la realizzazione di abitazioni. “L’intervento di recupero – ha affermato Vandelli – si pone in un contesto in cui sono presenti diversi edifici storici anche di pregio, alcuni dei quali versano in stato di abbandono e di non utilizzo, pertanto l’intervento potrebbe diventare un esempio propositivo di riqualificazione dell’intera area”. Nell’intervento, che vedrà il mantenimento dell’involucro esistente con l’architettura industriale originaria, l’adattamento del fabbricato alla funzione residenziale e il miglioramento delle caratteristiche energetiche e strutturali, verranno realizzati sei appartamenti invece dei cinque previsti in termini di potenzialità edificatoria, di cui uno con una superficie utile maggiore di 150 metri quadrati (conteggiato doppio secondo la normativa vigente). La deroga, per la quale è previsto un contributo straordinario di circa 21 mila euro, prevede quindi di poter realizzare sette alloggi invece di cinque.

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