02/09/2017

MUTINA 2200 E FESTIVAL FILOSOFIA, MESSAGGIO DI PACE DI ERON

L’artista realizzerà un wall painting su un muro di Palazzo Santa Chiara, “sposando” il linguaggio writing con la storia antica. Il 16 settembre presentazione e film alla Truffaut

“Ad perpetuam rei memoriam” è il titolo dell’opera “wall painting” che l’artista riminese Eron, pioniere dell'arte urbana e del writing in Italia, realizzerà durante i tre giorni del festival filosofia di Modena per una parete di Palazzo Santa Chiara in via degli Adelardi, nel centro storico di Modena, in occasione dei 2200 anni dalla fondazione (183 a.C.) della “Mutina” romana.

L'iniziativa è curata da Fondazione de Mitri, Cristina Stefani e Cristiana Zanasi dei Musei civici di Modena, in collaborazione con Associazione Circuito Cinema, sponsor tecnico Manitou.

L’opera, che sarà conclusa il 20 settembre, resterà visibile permanentemente.

Tutti potranno, nei giorni di festivalfilosofia, assistere in diretta alla realizzazione dell’opera da parte di Eron e osservarne gli sviluppi: venerdì 15 settembre dalle 15 alle 23; sabato 16 dalle 10 alle 23; domenica 17 dalle 10 alle 23. Sabato 16 alle 19 Pietro Rivasi presenta l’intervento artistico; seguie Dj set di Laika Mvmnt e aperitivo con menu filosofico “Notturno Estense” a cura di Caffetteria Palazzo dei Musei (fino alle 22 senza prenotazione).

Alle 22 di sabato alla Sala Truffaut di via degli Adelardi - Palazzo Santa Chiara, si proietta in presenza del regista il documentario “FAME” di Giacomo Abbruzzese e Angelo Milano (Italia/Francia 2017, 57’), nell'ambito della rassegna “La fabbrica delle arti. Processi e prodotti creativi” a cura di Associazione Circuito Cinema.

Richiamando i monumenti restituiti dal sottosuolo della città romana, Eron sviluppa una riflessione profonda sulla storia dell’edificio, in parte distrutto dai bombardamenti del 18 aprile 1945. L’intervento nasce sulla “ferita” più evidente, una parete dimezzata, dove emerge un “semi tempio della pace”, così lo definisce l’artista, costituito da un codice di segni contemporanei in cui spicca la metà di una grande colomba, simbolo di una pace non ancora raggiunta.

A distanza di 34 anni, l'intervento artistico coincide con quanto distinse il restauro dell'edificio: non la ricostruzione delle parti distrutte dal bombardamento, ma il recupero delle stesse lasciando visibili i segni delle distruzioni belliche. Realizzato dal Consorzio Cooperative Costruzioni di Bologna, il progetto di ripristino fu condotto da Pier Luigi Cervellati, Ezio Righi e Guido Lenzi.

“Commissionare a un importante artista contemporaneo - commenta Pietro Rivasi nel testo critico che accompagna l'evento – la realizzazione di un’opera che evochi un evento di 2200 anni fa è una sfida interessante perché mette in relazione tempi e sensibilità estremamente distanti, creando i presupposti per fondere dei contrasti”.

L’abbinamento armonico di elementi anche antitetici è uno dei punti forti di Eron, capace di soluzioni straordinarie che sposano in modo poetico un linguaggio contemporaneo (writing) con luoghi e oggetti ricchi di storia e suggestioni.

È propria dell'artista una tecnica che sfrutta e valorizza le caratteristiche della vernice spray, interagendo con le caratteristiche delle superfici, come muffe, ruggini, scrostature, crepe, per creare dipinti di straordinaria leggerezza e poesia.

Nel corso del tempo Eron (www.eron.it) ha evoluto il suo linguaggio in senso figurativo, affrontando temi sociali attraverso una ricerca che lo qualifica tra i più virtuosi interpreti della scena dell’arte urbana e della pittura contemporanea internazionale. Ha dipinto ed esposto al Chelsea Art Museum di New York, alla Biennale di Venezia, all’Horizon One Gallery - Museum of Modern Art di El Cairo, al Pac di Milano, al Civic Centre Ozumba of Lagos – Nigeria, alla Blue Project Foundation di Barcelona, al Macro di Roma, al NuArt Fes$val in Norvegia, all’Hamlet Festival in Danimarca, al Palazzo delle Esposizioni di Roma, all’Italian Cultural Institute di New York.

La realizzazione dell’opera di Eron a Modena si inserisce all’interno del programma “Mutina Splendidissima” (www.mutinasplendidissima.it) che a sua volta fa parte del più ampio progetto “2200 anni lungo la Via Emilia”, promosso dai Comuni di Modena, Parma e Reggio Emilia, dalle Soprintendenze Archeologia di Bologna e Parma, dal Segretariato Regionale Beni, Attività culturali e Turismo, e dalla Regione Emilia – Romagna (www.2200anniemilia.it).

Informazioni online (www.museicivicimodena.it o www.mutinasplendidissima.it). Sui social media facebook e instagram “museicivicimodena”.

Azioni sul documento