25/01/2018

BILANCIO 2018 / 2 - NEL TRIENNIO INVESTIMENTI PER 124 MILIONI

Al centro la rigenerazione e la mobilità sostenibile, con oltre 10 km di nuove piste ciclabili. Urbanistica: il Prg si “stringe” di 100 ettari e cresce il bosco urbano

Nel triennio 2018-2020 sono previsti nuovi investimenti per 124 milioni di euro, dopo che negli anni tra il 2015 e il 2017 sono stati avviati investimenti diretti e indiretti (Acer e privati su opere pubbliche) per 141 milioni di euro con oltre il 60 per cento degli interventi che ha riguardato iniziative di recupero edilizio, sicurezza sismica, rigenerazione urbana, di manutenzione straordinaria del verde, delle infrastrutture, delle scuole, della rete idraulica.

Quello della rigenerazione urbana sarà il tema delle iniziative più significative dei prossimi anni con, per esempio, il Progetto Periferie, il comparto ex Amcm (dopo l’inaugurazione con Vasco Rossi dell’edificio riqualificato che ospiterà il Laboratorio Aperto, il sindaco ha annunciato la presentazione proprio oggi dell’offerta vincolante per il recupero del comparto che ora, dopo l’esame tecnico, dovrà essere sottoposta al Consiglio), l’intervento sul Sant’Agostino (intanto è in corso l’appalto per il recupero dell’ex Estense), il recupero delle chiese storiche colpite dal sisma, il liceo Sigonio, i lavori per la Casa delle donne a Villa Ombrosa e per il Music Hub di via Morandi.

Tra le novità previsti interventi sulla mobilità sostenibili con il progetto Bike to Work, il potenziamento del car sharing e investimenti per realizzare oltre dieci chilometri di piste ciclabili (dalla continuazione dell’intervento su via Emilia Est al collegamento Ganaceto-Appalto di Soliera, dal tratto Montecuccoli-Monte Kosika fino ai percorsi che fanno parte del Progetto Periferie nella zona nord della città)

Rispetto all’applicazione della nuova legge urbanistica e alla realizzazione del Pug, il sindaco Gian Carlo Muzzarelli ha annunciato che per gestire la fase di transizione la Giunta proporrà al Consiglio una delibera per sospendere, almeno fino al 31 marzo 2018, l’efficacia e l’esecuzione dei provvedimenti e degli accordi in materia urbanistica ed edilizia già approvati, definiti e stipulati, nonché delle convenzioni urbanistiche approvate, ma non stipulate, che direttamente o indirettamente assumano rilievo ai fini dell’applicazione della legge regionale (rimangono esclusi dalla sospensione i titoli abilitativi per intervento diretto, le convenzioni già stipulate alla data della legge, i piani di recupero e i provvedimenti dello “sblocca Modena”).

Obiettivo: fornire al Consiglio tutte le informazioni giuridiche opportune per dettare gli indirizzi della transizione e approfondire l’individuazione del perimetro del territorio urbanizzato per calcolare la possibile crescita del 3 per cento da qui al 2050, come previsto dalla nuova legge. Per il sindaco è ragionevole puntare alla riduzione del perimetro del vecchio Prg per un ordine di grandezza di circa 100 ettari.

Inoltre, partendo dall’attuale situazione che vede a Modena una superficie coperta a bosco di circa 1.337 ettari, ci si propone di aumentarla del 20 per cento in 15 anni, cioè di circa 270 ettari. Per il 2018 nel Piano degli investimenti è previsto un primo stanziamento di 500 mila euro per la realizzazione di boschi urbani.

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