11/10/2018

A PALAZZO DEI MUSEI SI PRESENTA LA MOSTRA SULLA ABRAMOVIĆ

Sabato 13 ottobre alle 17 all’ex Oratorio “Andar per mostre, città e musei” con la Poletti. La curatrice di Palazzo Strozzi di Firenze racconta l’esposizione dedicata all’artista serba

Da sabato 13 ottobre alle 17 ritornano gli appuntamenti a Palazzo dei Musei con “Andar per mostre, città e musei…”, rassegna della biblioteca civica d’arte Poletti. In occasione della Giornata del Contemporaneo l’incontro di sabato è dedicato alla mostra “Marina Abramović. The Cleaner” in corso a Firenze a Palazzo Strozzi, fino al 20 gennaio 2019. A presentare l’esposizione fiorentina arriva a Modena Ludovica Sebregondi, storica dell’arte e curatrice interna della Fondazione Palazzo Strozzi.

L’incontro si svolge in Sala ex Oratorio, a piano terra del complesso di largo Sant’Agostino, ed è a partecipazione libera e gratuita fino a esaurimento posti.

Marina Abramović, una delle personalità più celebri e controverse dell’arte contemporanea, con le sue opere ha rivoluzionato l’idea di performance mettendo alla prova il proprio corpo, i suoi limiti e le sue potenzialità di espressione. La mostra a lei dedicata a Firenze si pone come una retrospettiva che riunisce oltre 100 opere offrendo una panoramica sui lavori più famosi della sua carriera, dagli anni Settanta agli anni Duemila, attraverso video, fotografie, dipinti, oggetti, installazioni, e la riesecuzione dal vivo di sue celebri performance.

Il titolo dell’esposizione, “The Cleaner”, fa riferimento a una riflessione dell’artista sulla propria vita: “Come in una casa: tieni solo quello che ti serve e fai pulizia del passato, della memoria, del destino”. Con questa mostra si chiude un ciclo della sua carriera in un luogo speciale come Palazzo Strozzi, in Italia, un paese che ha un significato importante nella biografia e nell’evoluzione del suo percorso artistico. La mostra rappresenta inoltre, spiegano i curatori, una straordinaria occasione per scoprire la complessità dell’arte della Abramović, i cui lavori spaziano da azioni forti, violente e rischiose a scambi di energia gestuali e silenziosi, fino a veri e propri incontri con il pubblico, che negli ultimi anni è diventato sempre più protagonista delle sue opere.

Informazioni on line (www.comune.modena.it/biblioteche) o sui social media: Facebook (biblioteche.modena) e Twitter (bibliotecheMO).

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