15/11/2018

CAFFÈ CONCERTO, GARANTITA LA SALVAGUARDIA DEL PERSONALE

L’assessore Bosi ha risposto a una delle due istanze di Morandi (FI). All’altra ha risposto l’assessore Guerzoni: “Locali restituiti al Comune senza eccepire alcunché”

Le persone precedentemente in forza al Caffè Concerto, 14 a tempo indeterminato e 10 a tempo determinato, sono state assunte dal nuovo gestore con un inquadramento contrattuale non inferiore a quello precedente, come previsto dall’accordo firmato dalla Rrem con le sigle sindacali. Lo ha precisato l’assessore Andrea Bosi rispondendo alla prima di due interrogazioni presentate da Adolfo Morandi di Forza Italia su questioni inerenti il locale al piano terra del Municipio.

Il consigliere, che ha detto di ritenere che l’interrogazione abbia contribuito ad arrivare alla soluzione del problema, aveva in particolare chiesto “perché il Bando di gara non ha tenuto conto del fatto che in caso di assegnazione ad altro gestore i dipendenti, ai sensi del codice civile, venissero assunti dal nuovo; se non sarebbe stato più corretto acquisire la totale gestione dell’azienda e procedere poi con la gara per la concessione in uso o prevedere nel bando l’obbligo per il nuovo assegnatario di assumere il personale in carico al precedente”.

L’assessore Bosi che, tra le altre, ha la delega al Lavoro, dopo aver osservato che “i principi civilistici della ‘cessione di azienda’ non c’entrano, trattandosi di un avviso di gara per la concessione di spazi”, ha ribadito quanto però “il Comune tenga alla questione occupazionale”, ricordando che il bando si proponeva di raggiungere alcuni obiettivi tra cui “che i candidati fornissero garanzie per l’occupazione”. Inoltre, la proposta tecnica presentata dal candidato poi risultato aggiudicatario esplicitava “l’impegno ad assorbire parte o tutto il personale impiegato”, anche se i numeri indicati da Morandi (44 dipendenti) sono diversi da quelli trasmessi nell’elenco degli occupati di Modena food srl. Bosi ha infine ricordato i diversi contatti avvenuti dopo l’aggiudicazione definitiva tra l’amministrazione comunale e la Rrem per ribadire la salvaguardia del livello occupazionale e in particolar modo delle persone già impiegate, trovando sempre piena disponibilità”. E ha concluso: “In tutto questo periodo, i contatti con aggiudicatari, lavoratori e organizzazioni sindacali sono stati frequenti e tutti orientati al medesimo obiettivo” ricordando però che ogni decisione era nelle more, poiché “c’è stato un ricorso legittimamente presentato al Tar dalla seconda classificata che chiedeva la sospensione degli effetti prodotti dall’aggiudicazione, poi rigettato dal Tar con prognosi di infondatezza”.

Morandi ha poi interrogato l’assessore Giulio Guerzoni circa “l’eventuale  richiesta  d’indennità per perdita avviamento e di risarcimento per i lavori eseguiti, come stabilito dall’articolo 34 della legge 392” chiedendo “se si è valutato che la concessione in uso di locali per somministrazione di alimenti sia da assimilare alla locazione; se sia prevista una richiesta d’indennità e se non è prevedibile che il precedente gestore presenti il conto per i lavori eseguiti nei locali”.

L’assessore al Patrimonio ha spiegato che la concessione non è assimilabile alla locazione e la si utilizza per beni sottoposti ad un regime pubblicistico, finalizzato a preservarne l’utilità pubblica. I locali del Caffè Concerto sono stati fin dall’inizio oggetto di concessione che stabiliva che il concessionario doveva provvedere alla messa in opera di attrezzature e arredi per un perfetto funzionamento del servizio e che eventuali modifiche avrebbero potuto essere effettuate, previa autorizzazione del Comune, dal concessionario e a sue spese. Guerzoni ha quindi ricordato che la transazione sottoscritta da Modena Food s.r.l. e Comune di Modena il 28 novembre 2017 si conclude con la rinuncia definitiva delle parti “ad ogni e qualsiasi altra pretesa avente causa nel pregresso rapporto” e “il 24 settembre 2018 Modena Food ha riconsegnato i locali al Comune senza eccepire alcunché”.

Concludendo, il consigliere Morandi ha ribadito l’importanza di aver sollevato entrambi i temi trattati dalle interrogazioni. “Meglio se non c’è stata la richiesta di risarcimento danni – ha detto - ma la preoccupazione era legittima; Modena Food si è comporta in modo lineare, oltre ad avere avuto la capacità di sviluppare un’azienda che è un vanto per la città. Mi auguro, per il bene di Modena, che la nuova gestione sia all’altezza sia dal punto di vista dell’offerta gastronomica chee della qualità del servizio offerto”.

E per quanto riguarda il personale: “Anche l’assessore Bosi ha ammesso che la preoccupazione era corretta ha affermato Morandi - l’amministrazione se ne è presa carico e mi fa piacere che la situazione si sia risolta. Compito dei consiglieri è anche stimolare l’amministrazione e la giunta a trovare soluzioni e, in effetti - ha aggiunto - sul Caffè concerto era nata una questione anche sulle spese di climatizzazione che ha portato a una transizione degli arredi”.

Successivamente, a margine della seduta del Consiglio, Guerzoni ha ricordato che “il tema degli arredi, emerso sulla stampa, non ha visto per il Comune un esborso di liquidità, ma fu inserito dentro ad una valutazione di un credito vantato dal pubblico in un’ottica di tutela giuridica dell’ente. La scelta del Comune, già ampiamente illustrata a suo tempo, ha permesso di realizzare una gara dove non ci fosse nessuno che partisse avvantaggiato. Ora, al di là dei progetti di riqualificazione del locale che rappresentano sicuramente un elemento positivo per il patrimonio pubblico, quella scelta consente la piena operatività dell'esercizio che riapre dopo solo poche settimane di chiusura. Se non si fosse fatta quell'operazione, ciò oggi non sarebbe stato possibile”.

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