Con il bilancio 2018-2020, nella seduta di giovedì 22 febbraio, il Consiglio comunale ha approvato anche sette ordini del giorno di indirizzo politico all'amministrazione dei dieci presentati: cinque proposti dalla maggioranza (tre dal Pd, due da Pd e Art. 1-Mdp-Per me Modena insieme), due dal Movimento 5 Stelle.
I documenti approvati riguardano diversi aspetti: dal sostegno alle politiche dell'amministrazione su welfare al rafforzamento degli interventi di manutenzione e riqualificazione della città, dall’eliminazione del blocco del turn over per i dipendenti comunali al potenziamento della raccolta differenziata, dalla richiesta di maggiori investimenti per la mobilità sostenibile fino alla valorizzazione della riforestazione urbana e alla richiesta di uno studio pilota di mappatura energetica della città costruita o di porzioni di essa.
Altri tre ordini del giorno proposti dai gruppi di minoranza sono stati respinti: due del M5s riguardavano incentivi per l’adesione al progetto “vuoto a rendere” e nuovi strumenti a sostegno del piccolo commercio, uno di FI proponeva il rifacimento dei marciapiedi a contrasto delle barriere architettoniche.
Ribadisce le linee principali della manovra finanziaria (lo stop all’innalzamento della pressione fiscale, investimenti e manutenzioni, sostegno al welfare) e invita a “programmare da subito ogni possibile azione per rafforzare e rendere continuativi gli investimenti per la cura, la manutenzione e la riqualificazione della città” il primo dei tre ordini del giorno del Pd che è stato illustrato da Andrea Bortolamasi (a favore la maggioranza eccetto Domenico Campana e Marco Chincarini di Art.1-Mdp-Per me Modena che si sono astenuti, astenuto anche CambiaModena, contrari M5s, FI, Idea Popolo e libertà, ed Energie per l’Italia). In un secondo ordine del giorno, il capogruppo Fabio Poggi ha poi sottolineato, all’interno del Bilancio, la centralità delle Politiche di welfare, gli investimenti per la qualità della scuola e per la cultura, l’attuazione dello Sblocca Modena e i progetti di rigenerazione urbana in essere e in divenire, oltre a quelli su edilizia scolastica e piste ciclabili, chiedendo di fornire strumenti al Consiglio per definire politiche innovative per un welfare sempre più inclusivo e universale; di proseguire nella ricerca e nell’attrazione di fondi pubblici, a partire dai Fondi europei, per ampliare gli investimenti a favore della crescita della città; di sollecitare politiche nazionali per il sostegno alle giovani coppie e alle famiglie, per l’innovazione di servizi di inclusione sociale, per l’attrattività di giovani e imprese e per il rilancio dell’economia e dell’occupazione (a favore maggioranza e CambiaModena, contrari M5s, FI, Energie per l’Italia e Idea Popolo e libertà). Marco Forghieri ha presentato un terzo ordine del giorno per sollecitare il Governo a eliminare il blocco del turn over per i dipendenti dei Comuni virtuosi come Modena e a erogare stanziamenti adeguati per far fronte ai recenti aumenti contrattuali (a favore maggioranza e M5s, contro FI, Energie per l’Italia, Idea Popolo e libertà, astenuto CambiaModena). Dopo aver sottolineato che i risultati ottenuti dall’Amministrazione modenese “sono anche frutto del lavoro dei dipendenti”, il consigliere ha messo in evidenza come anche la Corte dei Conti abbia rilevato che il blocco del ricambio ha “generato aumento della precarietà e delle esternalizzazioni, generando maggiori costi rispetto alle spese che si volevano diminuire”.
Potenziare ulteriormente la raccolta differenziata e il riciclo e il recupero di materia è l’obiettivo della mozione di maggioranza presentata da Simona Arletti su gestione dei rifiuti e Tari 2018 (a favore maggioranza e CambiaModena, contro M5s, FI, Energie per l’Italia e Idea Popolo e libertà). Sottolineati l’invarianza delle tariffe per il 2018 e l’incremento dei servizi, il documento chiede anche di completare le procedure per il bando di gara con il quale sarà assegnato il servizio di raccolta rifiuti urbani; di avviare in città azioni concrete di vuoto a rendere; di proseguire nelle azioni di contrasto all’evasione e all’elusione della Tari e nell’attività di contrasto all’abbandono dei rifiuti. La stessa consigliera Arletti ha presentato anche l’ordine del giorno della maggioranza a sostegno della mobilità sostenibile che invita l’Amministrazione a richiedere alla Regione, nell’ambito dell’applicazione del Pair 2020, maggiori investimenti sul trasporto pubblico locale, sulle strutture per la mobilità dolce e sugli incentivi, finora non previsti, per la trasformazione di veicoli diesel privati in veicoli a minor impatto ambientale (a favore maggioranza e CambiaModena, contro FI e Idea Popolo e libertà, astenuti M5s ed Energie per l’Italia). Chiede inoltre di elaborare, all’interno del Tavolo per la crescita, una “proposta Modena” per incentivare l’uso del mezzo pubblico, anche con apposite promozioni, e diffondere la conoscenza delle nuove possibilità di detrazione dei costi sostenuti per gli abbonamenti al Tpl.
L’ordine del giorno sulla valorizzazione della riforestazione urbana del M5s approvato, presentato da Marco Bortolotti, si collega all’emendamento sul tema del Pd e fa riferimento all’esperienza dell’architetto Cesare Leonardi e ai suoi studi sulla progettazione del verde applicati nella realizzazione del parco Amendola (a favore maggioranza, M5s, CambiaModena ed Energie per l’Italia, contro FI e Idea Popolo e libertà). Il documento invita l’Amministrazione “a tenere in considerazione quell’esperienza come elemento qualificante per la rigenerazione urbana e per creare un progetto paesaggistico, culturale e didattico che colleghi periferia e utilizzando l’occasione del Bosco urbano”. Marco Bussetti ha inoltre presentato una mozione che chiede, tra l’altro, di avviare, entro la fine della consiliatura, uno studio pilota di mappatura energetica calibrato sull’intera città costruita o su porzioni di essa partendo dai consumi e dalle tipologie immobiliare esistenti, in modo da evidenziare le possibilità di intervento, i tempi e i costi per indirizzare i soggetti titolati ad avviare piani di riqualificazione energetica (a favore M5s, CambiaModena, FI, Energie per l’Italia e maggioranza, eccetto Gian Carlo Muzzarelli e Tommaso Fasano del Pd che hanno votato contro, e Francesco Rocco di Art.1–Mdp-Per me Modena che si è astenuto, così come Idea Popolo e libertà).
La mozione respinta sul progetto “vuoto a rendere”, illustrata da Elisabetta Scardozzi del M5s, chiedeva all’Amministrazione di prevedere incentivi economici, come per esempio la riduzione della tassa sui rifiuti, per gli esercenti, i produttori e i distributori che aderiranno alla sperimentazione per la restituzione degli imballaggi a uso alimentare promossa dal Governo, che però “non ha previsto adeguati incentivi per gli operatori” (a favore M5s, Art.1-Mdp-Per me Modena, CambiaModena, FI, Energie per l’Italia, Idea Popolo e libertà, contro Pd). L’ordine del giorno respinto per il sostegno al piccolo commercio presentato da Marco Bortolotti (M5s), riprendeva i contenuti di un analogo emendamento: partiva dalla considerazione che le piccole attività commerciali garantiscono una presenza “costante e rassicurante nei quartieri” per invitare l’Amministrazione a individuare nuovi strumenti strategici e formativi a sostegno degli operatori del piccolo commercio in modo che possano essere maggiormente competitivi (a favore M5s, FI, Energie per l’Italia, Idea Popolo e libertà, e i consiglieri Marco Chincarini e Marco Malferrari di Art.1-Mdp-Per me Modena, contro Pd, astenuti CambiaModena e Art.1-Mdp-Per me Modena).
La mozione respinta di Andrea Galli (FI) partiva dall’immagine di “marciapiedi assolutamente degradati o addirittura inesistenti” e dai problemi che la situazione crea in particolare a chi ha difficoltà di deambulazione. Chiedeva una ricognizione entro sei mesi per poi preparare, in altri sei mesi, un Piano di intervento che preveda in cinque anni il rifacimento totale dei marciapiedi, partendo dalle aree maggiormente frequentate (a favore M5s, FI, Energie per l’Italia e Idea Popolo e libertà, contro maggioranza eccetto Domenico Campana e Marco Chincarini di Art.1-Mdp-Per me Modena che si sono astenuti così come CambiaModena).
Giuseppe Pellacani, capogruppo di Energie per l’Italia, aveva presentato un ordine del giorno per proporre di eliminare la dichiarazione sui dati catastali dell’alloggio e sui dati contrattuali a chi intende beneficiare delle aliquote agevolate per gli immobili concessi in locazione a canone concordato. La mozione è stata ritirata dal consigliere in corso di seduta in vista della presentazione nei prossimi giorni di un documento condiviso con il Pd, che a sua volta ha ritirato l’ordine del giorno sul tema presentato durante la discussione sul Bilancio.
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